Nessuna rimozione dell’amianto nel campo sportivo di S. Alessio, dopo aver installato le nuove panchine. Le vecchie strutture in cemento, realizzate oltre venti anni fa, aventi coperture con tegole di amianto non sono state mai rimosse, dopo la riqualificazione del campo di calcio avvenuta nel 2014, quando l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rosanna Fichera ha impegnato la somma di 5mila e trecento euro, destinata in buona parte all’acquisto di due panchine di dodici posti per sei metri di lunghezza.
A distanza di tre anni, nonostante l’amianto sia estremamente pericoloso, non si è provveduto quanto meno a rimuovere le coperture pericolose per la salute delle persone. E dire che stata l’unica importante innovazione subita da questa struttura sportiva vecchia e trascurata che andrebbe completamente ristrutturata.
Nel campo di calcio nel periodo della stagione sportiva, quotidianamente, si allenano tanti atleti anche bambini e ragazzi dato che la società di calcio del S. Alessio, avvia giocatori in erba, e la presenza di lastre di eternit preoccupa non poche le famiglie. Le fibre d’aminato qualora si liberano nell’aria, a distanza ravvicinata potrebbero rappresentare un problema grave per la salute.
A chiudere il cerchio la presenza dei canestri di basket (arrugginiti) tolti dalla palestra delle scuole elementari e depositati a bordo campo.
La speranza, naturalmente, e che venga fatta subito un’opera di bonifica.
