Il Comune di Taormina prova a far scattare il piano “anti-elusione” delle tasse comunali. Gli uffici municipali stanno valutando l’opportunità di affidare ad un operatore di Ragusa presente nella nuova piattaforma “Me.pa.”l’attività di bonifica e normalizzazione della banca Dati Unificata dell’Area Tributi per poter effettuare le operazioni di ricerca di evasione ed elusione di imposta fino al 31 dicembre dell’anno entrante. Si dovrà affrontare, in tal senso, una spesa complessiva di 10 mila euro, nonché un compenso ancorato agli importi dei versamenti, spontanei o mediante procedure coattive, effettivamente incassati derivanti dall’attività espletata dalla stessa, con esclusione degli accertamenti elaborati direttamente dall’ufficio. L’iter in questione viene seguito dall’assessore Salvo Cilona.
Si tratta di una situazione di sofferenza dettata anche dalla crisi economica generalizzata. La casa municipale evidenzia, infatti, che entro il 31 dicembre del 2015 sono stati emessi circa 335 avvisi di accertamento per gli anni dal 2009 al 2011 per il tributo ICI e dal 2009 al 2012 per il tributo Tarsu, che tale attività continuerà per tutto l’anno in corso per recuperare per ulteriore elusione e evasione con incrocio con i dati catastali ove esistono differenze di rilievo tra le superfici catastali e quanto sottoposto a tassazione, con auspicabili margini di recupero.
Sarà necessario, inoltre, procedere ad una effettiva verifica delle posizioni Imu dal 2012 in poi, per individuare le eventuali differenze fra il gettito atteso e quello effettivamente incassato, vista la nuova normativa di riferimento in materia. E sempre il Comune, inoltre, dovrà in tempi brevi adempiere alle scadenze Tari e procedere all’accertamento Tares 2013 per tutti i soggetti che non hanno effettuato autonomamente il regolare versamento dei tributi. Si apre, insomma, un altro capitolo della materia economica cittadina che è certamente destinato ad animare il dibattito politico.