Rimane nell’oblio e sprofonda sempre più nel degrado l’ex mattatoio comunale di via dietro Cappuccini. Dopo 30 anni di abbandono qualcosa sembrava potersi muovere e sbloccare quando il Consiglio comunale a fine 2015 ha deciso la vendita dell’immobile. L’edificio è stato, infatti, reso “disponibile all’alienazione” dal Comune. Ma al momento l’ex mattatoio rimane, invece, lì “dormiente” e fatiscente nella stessa situazione in cui si trova dagli Anni Ottanta e che va sempre più peggiorando. Per questo gli abitanti sollecitano che si possa ripensare ad una destinazione d’uso a parcheggio per residenti, che quantomeno servirebbe a rifunzionalizzare il complesso, che come detto al momento si trova nel degrado più assoluto.
Si parla di un complesso che ha una superficie di 440 mq coperti con annessi spazi per 1180 mq. Di diverso avviso sinora è il Comune che lo scorso anno ha, appunto, reso disponibile ad una futura vendita l’edificio: c’è da chiedersi però quale sarebbe la tempistica di una vendita, visto che al momento non è stata indetta una procedura in tal senso. Stando alle indicazioni di Palazzo dei Giurati, il valore di mercato di questo immobile la cui destinazione catastale e urbanistica attuale B2 è di 887 mila euro mentre, e sempre secondo le stime degli uffici comunali il valore di mercato a seguito di una eventuale nuova destinazione urbanistica (B2 residenziale) incrementerebbe addirittura lievitando sino a quota 7 milioni di euro.
Ad oggi, oltre le alchimie dei numeri, la sola certezza è lo stato di abbandono totale del vecchio mattatoio e nulla pare muoversi almeno nell’immediato. E’ stato richiesto più volte, e sempre vanamente, dai residenti del quartiere il recupero del bene, e si era anche fatta avanti qualche anno fa un’associazione culturale.
La speranza è che qualcosa si decida di fare, che sia una procedura per concretizzare la dismissione dell’edificio o, in ogni caso, qualsiasi altra soluzione, anche prendendo in considerazione l’idea degli abitanti in zona. La priorità può e deve essere quella di ridare dignità a quel che è diventato un immobile in condizioni indecenti. Ma vista la fatica che ha fatto in tutti questi anni il Comune per affittare altri locali, ben più funzionali, l’iter si preannuncia decisamente complicato
