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giovedì, Settembre 19, 2024
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Assistenza studenti disabili, la Regione se ne lava le mani. Il servizio sulle spalle dei bidelli

SANTA TERESA DI RIVA – E’ arrivata a Palermo con un sit in davanti alla sede dell’Ars la protesta dei lavoratori impegnati nella assistenza agli studenti disabili che frequentano le scuole di ogni ordine e grado della nostra Regione che dal nuovo anno scolastico non avranno più il sostegno economico di Regione e Comuni ma sarà tutto a carico delle istituzioni scolastiche che oltre a non avere le risorse non hanno il personale qualificato. Sindacati, lavoratori, e associazioni dei genitori hanno manifestato tutta la loro rabbia  nei confronti di una classe politica che ha pensato solo di risparmiare qualche migliaio di euro sulle spalle dei più deboli scaricandone gli oneri sulla scuola e sulle famiglie. Domani, mercoledì 10, è l’ultimo giorno utile per approvare gli emendamenti abrogativi dell’art. 10 della legge 8/2016 in cui è contenuta questa bella trovata. Poche ore prima che i deputati vadano in ferie.

Ma la lotta non finisce. Se non arriveranno le novità auspicate per i lavoratori (in provincia di Messina in 400 rischiano il posto di lavoro) la reazione degli stessi e dei genitori (in prima fila l’associazione Dispari onlus di Santa Teresa di Riva) si annuncia molto più dura.

Queste le richieste della Cgil Sicilia e della Flc Sicilia. Dopo il sit in tenuto ieri davanti la sede dell’ARS per denunciare gli effetti devastanti dell’articolo 10 della Legge n. 8 relativo all’assistenza igienico sanitaria agli alunni portatori di handicap di ogni ordine e grado, chiedendone l’abrogazione totale, prendono atto che “le determinazioni assunte in sede di confronto in seconda Commissione non sono affatto soddisfacenti rispetto alle richieste dei lavoratori”.
“L’unico impegno dichiarato- sottolineano dal sindacato – riguarda la presentazione di un emendamento a firma di alcuni deputati del Partito Democratico (Filippo Panarello e Franco Rinaldi), con il quale si impegna la cifra di un milione di euro utile a garantire solo l’inizio delle attività a favore degli allievi diversamente abili e sufficiente a coprire i costi del servizio per all’avvio dell’anno scolastico”.

A preoccupare la Cgil è “la situazione di confusione dell’applicazione della nuova norma che si ripercuoterà – aggiungono- in modo significativo sull’istruzione degli studenti e la loro integrazione”.

Intanto alcune istituzioni scolastiche hanno alzato bandiera bianca dichiarando di non avere in organico le professionalità necessarie. La dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Santa Teresa di Riva, Enza Interdonato, ha chiesto l’intervento del Comune di Santa Teresa, cche già si era fatto carico del trasporto dei disabili residenti a S.Teresa nei centri di riabilitazione dopo la soppressione del servizio da parte della ex Provincia. “Per quanto riguarda l’assistenza igienico personale nelle scuole per i nostri bambini speciali  – ci ha dichiarato il sindaco Cateno De Luca – siamo disponibili a fare la nostra parte facendoci carico dei relativi costi”. 

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