SANTA TERESA DI RIVA – Il depuratore di Santa Teresa di Riva (che serve anche il comune di Savoca) funziona perfettamente. In mare è tornata la spazzatura in crociera. A cosa valgono gli sforzi delll’amministrazione per tenere la depurazione nei parametri di legge scaricando a mare acqua che, stando alle analisi prodotte dal gestore dell’impianto, se non è potabile, poco ci manca se poi da qualche parte usano il mare come pattumiera? Dallo scarico a mare del depuratore di Santa Teresa di Riva nel raggio di 150 metri dalla condotta sottomarina le analisi dei campioni prelevati hanno dato esito negativo. Il mare è pulito. Ed allora come si spiega che dopo un mese di tregua è ripresa la “crociera” dei rifiuti in navigazione di montante e di scendente, secondo la corrente dello Stretto? Tutti i valori analizzati nell’impianto di S.Teresa, secondo i dati forniti dal gestore, la Safra srl di Sant’Alessio, che si è affidata all’analista Luigi Gallo di Messina, “risultano a norma”, sia nei campioni prelevati all’uscita, sia 150 mt lato sinistro e destro della condotta sottomarina. Il sindaco di S.Teresa, Cateno De Luca, dati alla mano, lancia proclami e sfide. “Dal nostro depuratore esce acqua “minerale” – dice – chi è in condizione di dimostrare lo stesso”. Anche se indirettamente, le prime risposte arrivano da Roccalumera e da Nizza dove i rispettivi sindaci hanno annunciato che dalle analisi eseguite e certificate l’acqua che viene immessa in mare tramite le rispettive condotte sottomarine è perfettamente depurata.
Il tempo di annotare tutte queste dichiarazioni di … giubilo, ed ecco che in mare compaiono, in determinate ore della giornata, i primi rifiuti. La segnalazione viene dai bagnanti che si sono trovati a navigarvi in mezzo. Una ondata improvvisa che non si sa da dove sbuca anche se se ne conosce perfettamente la direzione. Chi controlla? Perché sporcare le vacanze ed i bagni con queste sozzerie. Possibile che in tanti anni non si siano trovati gli untori? Oppure non si vogliono trovare perché verrebbero fuori realtà scomode? Che senso ha spedere migliaia di euro per rendere le spiagge più accoglienti e pulite, allestire cartelloni di manifestazioni e spettacoli per l’estate, implementare la raccolta porta a porta e la pulizia di strade e piazze, se poi in mare a pochi metri dal bagnasciuga, naviga ogni genere di porcherie. Maggiori controlli, per terra, per mare e per aria, e sicuramente qualche certezza verrà fuori. Non possiamo farci ricordare per la spazzatura in mare.