Continua la querelle sul nuovo software acquistato dal Comune di Santa Teresa. Alla lettera del precedente fornitore aveva replicato il sindaco Cateno De Luca che sulla sua pagina social aveva scritto:
“Io per ora non rispondo a cosentino : …. piccolo dettaglio l’INES DATA Ha partecipato ad una gara e non l’ha vinta … Ed ora sputa veleno come ha fatto quando abbiamo deciso di NON garantirgli più la pepertuatio della commessa …. E Danilo Lo Giudiceha subito più di una “lamentela” Noi non abbiamo fatto alcun nuovo affidamento diretto … Non ci Siamo più’ sentiti di rinnovare in amicizia il sevizio perché non potevamo farlo … Sul merito prossima settimana arriverà la smentita sui numeri ed anche su altro …onde evitare che il festival dei sanguisuga di pressione si sostituiscano alle nostre concrete e razionali magie … Sul resto se il signor cosentino ritiene di poter insinuare …. Faccia pure … Prossima settimana ne chiederò conto nelle sedi opportune se non arriverà una nota di scuse e di rettifica … Tanto dovevo !”
Oggi replica Roberto Cosentino
Egregio Direttore Pippo Puglisi ,
sono costretto ad affidare a Lei la mia risposta alle esternazioni gratuite e fuori luogo del Signor Cateno De Luca su facebook . Per scelta, ho deciso di non essere presente o come più propriamente detto non avere un “profilo” FB sul quale mostrare gioie e disgrazie o raccogliere “mi piace ”. Le amicizie poi … sono un bene così prezioso che è ridicolo essere ”amici ” su FB e non salutarsi neanche quando ci si incontra per strada o appena girate le spalle , essere fortunati nel non sentire le vere considerazioni degli “amici”.
Prima però devo far notare al Signor Cateno De Luca, che le persone vanno indicate con Nome e Cognome, al fine di non coinvolgerne altre estranee ai fatti e le iniziali, per educazione, vanno scritte in maiuscolo (come sto facendo), in particolar modo il cognome COSENTINO, del quale consiglio di non farne uso improprio, andrebbe scritto tutto in maiuscolo e in grassetto , per la moralità e il rispetto conquistati e rappresentati a S. Teresa di Riva sin dagli anni cinquanta, quando il mare per qualcuno era ancora una grande vasca, ma la storia del paese non può conoscerla chi non è di S. Teresa di Riva ed è quindi comprensibile.
Io lo faccio, perché la propria educazione e il rispetto altrui, non si possono ne comprare con i “mi piace” ne acquisire con manovre di borsa, se non ti vengono affidati sin da piccoli come valori principali della vita.
Non ritengo di avere offeso il Signor Cateno De Luca, ne tantomeno ho il tempo e la voglia di scendere in bassa polemica, non ho mai fatto politica e non ne ho la benché minima intenzione, ho descritto solo una parte di ciò che è avvenuto e che ha sottratto ingiustamente lavoro all’azienda , in un breve ma chiaro messaggio , affinché chi deve capire capisca che dopo più di 30 anni di attività , non posso consentire a nessuno anche solo pensare di prendersi gioco del mio lavoro, della professionalità di azienda e collaboratori e soprattutto della mia modesta intelligenza, ancor meno a chi nella vita non ha saputo rappresentare neanche se stesso , auto decretandone anzi il fallimento.
La professionalità e la disponibilità, da sempre, hanno accompagnato il rapporto con il comune di S. Teresa di Riva, dove sono nato, cresciuto, risiedo e pago le tasse e quindi ho il pieno diritto di dire ciò che penso senza permettere a nessuno, Sindaco compreso, di utilizzare termini come “sputare veleno o sanguisuga”. Probabilmente non ha sane frequentazioni.
Il paventato ricorso alle “sedi opportune” in assenza di scuse, malgrado il suo evidente sapore intimidatorio non mi spaventa, ma suscita sconcerto e profonda delusione perché proviene da chi ha sempre denunciato e deprecato lo strumentale ricorso a “tali sedi” per costringere al silenzio i dissenzienti.
Prendo atto a questo punto che il Signor Cateno De Luca ha cambiato idea e che le manifestazioni di dissenso alla sua amministrazione, equivalgono alla commissione di reati o sono meritevoli di pubbliche scuse per lesa Maestà.
Si tratta in verità di un modo assai strano di intendere la democrazia che, vorrei ricordare, prevede l’esercizio del diritto di critica da parte di tutti e soprattutto di chi ritenga di aver subito un torto o una ingiustizia.
Mi sento a questo punto fortunato per non aver subito la pratica del silicio qualora volesse introdurre le pene corporali come ai tempi di Giulio Cesare.
Per il passato, voglio dire che in “amicizia” il comune non ha fatto assolutamente niente. L’azienda ha garantito negli anni e continua a farlo, come per tutti i clienti, il pieno funzionamento dei servizi a fronte di un onesto corrispettivo e il comune, per necessità e convenienza di qualità, ne ha usufruito anche oltre le condizioni previste dalla convenzione.
In “ amicizia” si danno gli incarichi che il più delle volte producono solo costi per la comunità, rivelandosi utili solo a fare amicizie ma anche in questo caso poco sincere …
Avevamo deciso, come azienda HALLEY, di non partecipare alla c.d. gara indetta dal comune ma, dopo inviti quasi accorati dal personale di TUTTI gli uffici, lo abbiamo fatto pur consapevoli che malgrado quanto di buono si potesse dimostrare al cospetto dei ” maghi” , il risultato sarebbe stato scontato e facilmente intuibile dalla scala delle offerte.
Nel mercato in cui opera la società che rappresento, il cambio di gestore dei servizi rientra nella normalità delle cose e viene esercitata soltanto per 2 motivi :
1. scarsa qualità dei software gestionali e dei servizi di assistenza tecnica
2. scelta politica o interessi personali
Non apparteniamo al primo caso ed è quindi solo per questo che manifesto il malcontento.
Fortunatamente, aldilà dell’amarezza del momento per il modo in cui ci è stato sottratto il lavoro, la solidità aziendale ci consente di guardare l’accaduto con distacco ma sempre attenti agli accadimenti. I clienti cambiano, il lavoro subisce naturali variazioni in aumento e in diminuzione, il valore delle persone invece rimane a vita e non c’è cosa più gratificante, quando esci per strada, poter parlare con la gente sapendo che lo fa solo per il gusto e il piacere di farlo e non per nascosti e beceri interessi del momento o, peggio ancora, non poterci proprio più parlare.
E la consapevolezza che la vita riserva alterne fortune dovrebbe averla , oltre chi come me esercita una libera professione, anche coloro che si dedicano alla politica.
La storia insegna che per tutti loro, ivi compresi i più illuminati statisti presi in prestito da terre vicine, arriverà il giorno in cui avrà inizio l’inesorabile parabola discendente ed allora “le concrete e razionali magie” saranno solo un lontano e sfumato ricordo.
Per quanto riguarda le scuse , un giorno , spero ancora lontano, sarò forse obbligato a farle a qualcuno più importante e giusto e non sarà ne a S. Teresa di Riva ne nelle sedi più opportune …
Io la chiuderei qua, ma se dovessi ricevere nuovi inappropriati riscontri , mi farò trovare pronto.
In attesa dei numeri tanto al momento dovevo !!!