La rete ferroviaria che da Giampilieri a Fiumefreddo presenta 40 km a binario unico è sicura? Esiste il rischio che possano accadere fatti analoghi a quello di recente verificatosi in Puglia? Nel messinese la rete viene ancora gestita con blocco telefonico oppure mediante sistema telematico? Sono questi i dubbi che si pone la gente dopo la strage avvenuta nei giorni scorsi in terra pugliese, dove lo scontro frontale fra due treni tra Andria e Coreto ha causato 27 morti e oltre 50 feriti.
Sulla Me-Ct, nonostante i ritardi dei treni e le polemiche sull’arretratezza infrastrutturale siano spesso all’ordine del giorno, esiste però da ormai una decina d’anni un moderno sistema centralizzato di controllo dei convogli, il cui “cervello” è a Palermo, che gestisce telematicamente i flussi ferroviari e consente rassicuranti livelli di sicurezza.
“La lentezza della tratta Me-Ct – spiega Michele Barresi, capotreno e segretario di Orsa Trasporti Messina – è un dato risaputo, parliamo di una tratta che comprende 40 km di binario a senso unico ma la sicurezza c’è. Non bisogna fare confusione o allarmismi. I sistemi di controllo e sicurezza che ci sono sul binario ionico sono di altissimo livello. Non abbiamo quel regime di circolazione che c’è in Puglia e che, purtroppo, è stato interessato dalla strage. Qui abbiamo un blocco che si chiama “SCC”, Sistema di Comando e Controllo, tutto viene telecomandato da un cervello centralizzato gestito a Palermo, sia per la dorsale Messina-Siracusa che per quella Messina-Palermo”.
Il nostro è un sistema anni luce avanti rispetto al vecchio blocco telefonico. Non a caso le stazioni della nostra provincia sono ormai svuotate e tutto è ormai centralizzato”. “In caso di errore umano – continua Barresi – nella nostra tratta subentra subito il “cervello” di Palermo, e disponiamo di una ulteriore tecnologia di sicurezza che non è solo nella circolazione e nei binari ma anche sul treno stesso. Stiamo parlando cioè di un sistema che si chiama “SCMT”, Sistema Controllo di marcia treno, ovvero un sistema altamente tecnologico che per i treni che percorrono questa tratta si interfaccia con delle boe posizionate nei binari, in cui si ripetono comunicazioni telematiche tra il sistema di circolazione ed il treno stesso. I segnali verdi, rossi, i segnali di limite di velocità vengono sempre trasmessi al treno e se questo non li rispetta, il treno si ferma. Ad esempio se un macchinista si addormenta, il treno si ferma in ogni caso. Le nostre ferrovie hanno un miliardo di difetti ma come tecnologia a supporto della sicurezza siamo una rete sicura e all’avanguardia, nonostante il binario unico. Il problema riguarda le zone dove ci sono le tratte in concessione, dove non sono le Ferrovie a gestire direttamente. La nostra è una rete da accelerare ma la sicurezza è ottima”.