La maggioranza non c’è più. Per far passare il bilancio 2015 la minoranza ha fatto finta di dissentire abbandonando l’aula e consenendo così che bastassero i quattro consiglieri reduci di maggioranza per il si al consuntivo.
Il comunicato dell’assessore Bartorilla
In data 16.07.2016, in seconda convocazione in quanto nella giornata del venerdì 15.07.2016 non si è raggiunto il numero legale, il Consiglio Comunale, con i soli voti della maggioranza consiliare, ha approvato il rendiconto della gestione del Comune relativo all’esercizio finanziario 2015.
Trattasi di un rendiconto che presenta tanti punti di pregio, che si chiude con un avanzo di amministrazione pari ad euro 1.196.074,82, interamente vincolato, suddiviso tra accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, quota per rimborso anticipazioni di liquidità alla cassa depositi e prestiti ed alla regione siciliana per i debiti pregressi riconosciuti e pagati, quota del maggiore disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui, quota per investimenti ecc…
A tal proposito, vorrei evidenziare che il Comune di S. Alessio, dopo aver approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 37 in data 30.11.2015 il ripiano del disavanzo straordinario di amministrazione derivante da riaccertamento straordinadio dei residui (essendo entrato in vigore il nuovo sistema contabile), ha ridotto il citato disavanzo straordinario che è passato da €. 1.235.580 al 01.01.2015 ad €. 1.189.073,28 al 31.12.2015, per come certificato anche dall’organo di revisione economico/finanziaria che ha altresì sottolineato che la gestione finanziaria dell’ente ha pienamente rispettato i nuovi principi contabili, fra cui il principio della compenteza finanziaria potenziata, secondo cui il nostro comune ha speso e potrà spendere soltanto quelle risorse dotate di un titolo giuridico certo, al contrario di quanto si faceva in passato.
Aggiungo ancora che è stato rispettato il patto di stabilità 2015. Inoltre, questo comune, al termine dell’esercizio finanziario 2015, non è ente strutturalmente deficitario.
Bisogna sottolineare, inoltre, che il Consiglio Comunale, sempre nella stessa seduta, ha dovuto revocare in autotutela, ai sensi dell’art. 21 quinques della Legge 241/1990, la deliberazione n. 18 del 11.07.2016, con la quale, in maniera del tutto immotivata e senza valide ed approfondite argomentazioni di natura tecnico – contabile, lo stesso organo, aveva deliberato la mancata approvazione del citato documento contabile. Ciò ha evitato l’insediamento del commissario ad acta ed il rischio dello scioglimento del Consiglio Comunale, con conseguente nomina di un Commissario Straordinario in sostituzione dell’organo dichiarato decaduto, cui avrebbero fatto seguito ingenti costi a carico dell’ente.
Di quanto sopra sembra che al gruppo di minoranza non importi nulla, in quanto nella seduta di ieri, con delle argomentazioni giuridiche a mio parere strumentali e risibili, detto gruppo ha deciso di abbandonare l’aula, dimostrando di sconoscere oltre che le norme che disciplinano il funzionamento del consiglio comunale, il deposito degli atti ed i termini di efficacia delle deliberazioni consiliari, anche quelle poste a presidio dei poteri di riesame (nel caso di specie il potere di revoca) facenti capo ad ogni organo amministrativo che agisce in regime di diritto pubblico.