“Taormina ha tutte le carte in regola per laurearsi nel 2017 la capitale mondiale dell’accoglienza e rilanciarsi agli occhi dell’intero pianeta. Ben venga il G7”. Così commenta l’avvenuta scelta di Taormina per il vertice delle super-potenze Mario Bevacqua, presidente emerito di Uftaa (la federazione internazionale degli Agenti di Viaggio).
“Siamo di fronte ad un appuntamento epocale – spiega Bevacqua, massimo responsabile di Uftaa (United Federation of Travel Agents Associations). Tutto dovrà essere previsto nei minimi particolari ed è chiaro che bisognerà utilizzare questa grande vetrina per rilanciare nel mondo la destinazione Taormina. I politici dovranno essere capaci di far mettere a posto il territorio e quindi occorreranno i giusti passi affinché il Governo intervenga come d’altronde ogni volta è accaduto per la località ospitante in occasione di incontri del genere.
E’ una chance unica ed irripetibile per mettere a posto diverse cose e mi viene in mente soprattutto la Villa comunale. Ma penso anche agli ascensori di collegamento tra il Lumbi ed il centro storico. Sarà importante saper trasformare Taormina in una perfetta città di accoglienza, e ricordiamoci che nell’agenda delle cose da fare dovrà pure esserci il Teatro Greco, che va messo a posto. Urge una toponomastica aggiornata, individuare criticità e lacune del territorio per poi andare al più presto a sanare il tutto. Ricordiamoci che non mancano due o tre anni ma un anno esatto.
Non c’è tempo da perdere e il mondo già ci osserva”. “E’ chiaro ed inevitabile – aggiunge Bevacqua – che tutta questa gente in arrivo a Taormina per il G7 in termini di addetti ai lavori e forze di polizia potrà far soffrire per alcuni punti di vista la città e non saranno giornate normali ma ben venga un pò di disagio se si potrà sfruttare una serie di cose per il dopo: in primis la possibilità di ottenere fondi per sistemare il territorio e poi ritrovarsi con opere funzionali e che serviranno stabilmente alla città. Chiediamoci una cosa: quante città hanno avuto il privilegio di organizzare nel mondo il G7?
Taormina entrerà in quel novero e c’è da essere orgogliosi. Non dobbiamo nemmeno dimenticare che il G7 arriva qui anche perché purtroppo il Mediterraneo è stato ridotto ad un cimitero e le immagini di questa povera gente che muore in mare ogni giorno non devono lasciarci indifferenti”.
