Il reparto potrà continuare a lavorare nei prossimi mesi, ma con una riduzione dei costi di gestione che passeranno da 6 milioni a Un milione e 200 mila euro. Nonostante la proroga, la questione rimarrà di stretta attualità nei prossimi mesi, nei quali si provera’ a dare un futuro stabile alla Cardiochirurgia pediatrica del San Vincenzo, ma sopratutto ai bambini ricoverati ed in cura presso la struttura e alle loro famiglie.
La portavoce dei genitori Caterina Rizzo, soddisfatta per il momentaneo traguardo raggiunto afferma- la battaglia non deve fermarsi in quanto consideriamo la proroga annuale solo un punto di partenza, per noi l’obiettivo da centrare rimane il raggiungimento di una stabilità del Centro con una riorganizzazione complessiva del sistema sanitario dell’Isola che permetta di avere due Centri specialistici in Sicilia, uno per l’area orientale che sarebbe rappresentato proprio dall’attuale struttura presente a Taormina e facente capo al “Bambin Gesù” di Roma, l’altro invece potrebbe essere attivato a Palermo per occuparsi dell’utenza dell’area occidentale dell’isola.
I riflettori sono destinati a rimanere puntati sulla vicenda, come d’ altronde anche l’altrettanto importante esigenza di tutela degli altri reparti dell’ospedale di contrada Sirina che rappresentano ormai un punto di riferimento per una vasta utenza che abbraccia non solo i centri del messinese e dell’etneo ma anche altre province siciliane. Karen Tama’