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mercoledì, Ottobre 30, 2024
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Ordinanza “anti-bus”, polemiche e guerra commerciale sulla viabilità in via San Pancrazio. Quali scelte dal 1 luglio?

Non si placano le polemiche sull’ordinanza “antibus”, prevista dal Comune di Taormina che dal 1 giugno scorso in “via sperimentale” ha decretato per 30 giorni lo stop alla sosta in piazza San Pancrazio per le società di autolinee (Interbus, Sat Group, Maicor Spa), generando il caos fra gli addetti ai lavori. L’obiettivo era quello di risolvere le ataviche problematiche di viabilità lungo la centralissima arteria ma l’ordinanza, in realtà, ha creato una situazione di forte tensione. I responsabili delle società di autolinee e i commercianti della zona hanno espresso il loro disappunto su tale provvedimento.

Gli operatori economici di piazza San Pancrazio hanno inviato una petizione al sindaco, lamentando un calo dell’affluenza turistica con conseguente diminuzione del fatturato. Ma la protesta non si arresta ed anche l’impresa di autolinee regionali con una nota inviata all’Amministrazione contesta il provvedimento.

Nello specifico Interbus lamenta la mancata esecuzione degli impegni presi da parte del Comune, in particolare “la riduzione del 50% degli spazi riservati ai Taxi mediante l’eliminazione di n. 3 stalli; la regolamentazione dello scarico merci fino alle ore 9.30/10.00; l’impegno verbale di aumentare gli stalli di fermata bus in Via Pirandello n. 21” come si legge nella suddetta nota, in cui vengono messi in luce anche gli effetti deleteri causati dal provvedimento comunale: “Piazza San Pancrazio è invasa da Taxi e autovetture in servizio di NCC; gli autobus in servizio pubblico di linea per Castelmola e Letojanni, che in atto non effettuano la fermata in viale San Pancrazio, partono completamente vuoti; il punto vendita di Viale San Pancrazio dei titoli di viaggio della scrivente rischia la chiusura, con conseguente perdita di posti di lavoro, a causa dei mancati proventi derivanti dall’eliminazione della fermata; il caos più totale nel terminal bus di via Pirandello ove, non essendo stato aumentato il numero di stalli, gli autobus in servizio pubblico di linea, quelli turistici, quelli scoperti, gli shuttle-bus effettuano fermate e manovre con grave rischio per l’incolumità dei viaggiatori”. I tassisti, tirati in causa, hanno ribadito che non è riconducibile a loro il caos nell’area di San Pancrazio.

Dall’altra parte anche la Sat Group ha espresso il suo disappunto e il suo general manager Carmelo Fichera evidenzia che “questa ordinanza non ha semplificato le criticità esistenti ma ne ha poste altre, nuove”.

Insomma, allo scadere della “sperimentazione” la guerra commerciale continua e sono molti gli interrogativi su cosa accadrà dal 1 luglio, quando saranno scadute le attuali disposizioni dell’ordinanza sindacale. Come procederà l’amministrazione, si chiedono in molti. Sarebbe opportuno che prima di porre in essere ulteriori provvedimenti, vengano sentite le parti interessate, in modo da trovare una soluzione comune che danneggi meno possibile ciascuna di esse, ma in particolar modo vengano garantiti al turista i giusti ed adeguati servizi.

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