Il sindaco di Sant’Alessio, Rosa Anna Fichera, ci ha scritto una lettera per rettificare il contenuto di un nostro articolo pubblicato il 16 luglio relativo al risultato del miniripascimento della spiaggia tra la via Trento e via Dei Pescatori.
«Preliminarmente – esordisce il sindaco di Sant’Alessio – preciso che i cinquantamila euro stanziati dalla Protezione Civile non sono stati buttati a mare, come provocatoriamente scritto nell’articolo che si riscontra, bensì sono serviti a mitigare i rischi e i danni derivanti dai fenomeni di cavitazione della barriera radente nel tratto di lungomare tra via Trento e via dei Pescatori.
«Questo intervento – prosegue Rosa Anna Fichera – oltre a consentire la formazione della linea di costa scomparsa da diverso tempo per fenomeni di erosione della costa causati anche dall’imbrigliamento del torrente Agrò, ha preservato e messo in sicurezza il muro di sostegno del lungomare, i relativi sottoservizi (acquedotto, fognatura, metanodotto, allacci vari) e le abitazioni dei cittadini.
«Tale intervento – precisa il primo cittadino – è stato previsto in questo periodo proprio per favorire al mare la pulitura del materiale prelevato dall’alveo del torrente e posto in opera, al fine di renderlo fruibile ai bagnanti che hanno scelto e sceglieranno come meta turistica Sant’Alessio e anche a tutela delle attività ricettive e commerciali locali, danneggiate dal messaggio distorto, strumentale e di parte dell’articolo.
«Questa Amministrazione – conclude la sua precisazione Rosa Anna Fichera – ha affrontato fin dal suo insediamento la problematica dell’erosione della costa tanto è vero che Sant’Alessio risulta essere l’unico Comune in Sicilia che ha usufruito di un finanziamento del Ministero delle Infrastrutture (per l’importo complessivo di 1 milione e 500 mila euro) per far fronte all’ormai noto rischio idrogeologico il cui intervento, ultimate le relative attività amministrative, dovrebbe iniziare a breve».
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I raffronti si fanno con lo stato della spiaggia dell’anno scorso e nello stesso periodo. La situazione non è cambiata di molto.
Noi abbiamo fotografato la situazione ieri e oggi senza il pregiudizio che ci attribuisce il sindaco di Sant’Alessio: il dovere del giornalista è attenersi alla realtà e raccontarla. Null’altro.
Il danno alle attività ricettive ed ai commercianti locali, che il sindaco fa bene a tutelare, non lo produce chi racconta i fatti ma chi i fatti li determina.
Fermo restando che abbiamo sempre dato atto alla sua Amministrazione di aver avuto nei confronti della “problematica dell’erosione” una grande e costante sensibilità mettendola al centro della propria azione, tenuto conto della naturale vocazione turistica di Sant’Alessio. Nel contempo però non si può nascondere che nel corso di questi anni il paese ha subito, anche a causa di una eccessiva cementificazione, un profondo cambiamento e non sempre in meglio.(gi.pu.)