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Taormina FilmFest 2016: vince “Desierto” di Cuaron

La giuria della 62.ma edizione del Taormina FilmFest, presieduta da Monica Guerritore e Claudio Masenza e composta dai giovani Alex Sesto, Roberta Loi, Emilia Ribak, Maria Giovanna Mazzù, Luisa Zhang e Sara Rizzo, selezionati dall’Anec Sicilia e provenienti dall’Istituto “Caminiti-Trimarchi” di Santa Teresa di Riva, “Salvatore Pugliatti” sezione di Furci Siculo e “Felice Bisazza” di Messina, ha così deciso in merito ai vincitori di quest’anno: relativamente al Concorso Tao62 il premio Cariddi d’oro è andato al film “Desierto” di Jonas Cuaron con Gael Garcia Bernal e Jeffrey Dean Morgan, un lungometraggio che affronta il tema degli immigrati lungo il confine tra Messico e Stati Uniti. La motivazione della giuria è stata la seguente: “Assegnare il premio del Concorso Taormina 62 non è stato facile, per l’eccellente offerta di cinematografie provenienti da vari paesi del mondo. Valutando con attenzione la qualità tecnica delle riprese, il ritmo e l’intensità emotiva ed interpretativa a supporto del tema trattato, abbiamo assegnato il premio come miglior film del concorso internazionale a “Desierto” di Jonàs Cuaròn.

Quanto al collaterale premio TaoEdu Young, una sezione trasversale all’interno del concorso principale nata per incoraggiare la crescita culturale e la formazione dei ragazzi e sorta da un accordo intervenuto con l’Agenzia Nazionale Giovani presieduta da Giacomo D’Arrigo il film risultato vincitore è stato: “3000 nights” di Mai Masri per aver raccontato con estremo realismo e toccante umanità, una maternità portata avanti con coraggio nella difficile condizione del conflitto israelo-palestinese.

Quanto alla sezione “Filmmaker in Sicilia”, l’atteso verdetto (ricordiamo che il film primo classificato prenderà parte alla seconda edizione del Taormina FilmFest@Los Angeles nel prossimo mese di gennaio) ha decretato film vincitore “Sponde” di Irene Dioniso che ha raccontato la storia dell’amicizia epistolare fra due uomini, la cui indole è caratterizzata da un’immensa bontà e umanità, uno tunisino e l’altro di Lampedusa, che a modo loro, senza l’aiuto delle Istituzioni e tra la diffidenza delle rispettive comunità, svolgono quotidianamente un compito ricco di pietas e amore verso il prossimo nell’ambito dell’attualissima problematica legata ai flussi migratori.

“Apollo Beat” di Michele Gagliani si è invece aggiudicato il Premio World Wide Web/ Pasta Garofalo per aver saputo mescolare con gusto e passione cinefila immagini e musica, omaggiando i film poliziotteschi anni ’70, rievocati in una Sassari vintage dai colori saturi, raccontata attraverso un’azione frenetica che procede a ritmo rock.

La giuria è stata coordinata dal Prof. Ignazio Vasta (Agiscuola) per la componente didattica e da Francesco De Luca (esercente, segretario Anec Sicilia) per quella logistica.       

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