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La passerella tra Roccalumera e Furci resterà chiusa. E l’ing.capo del Genio civile ha pure deciso di demolirla. Proteste a non finire. 

ROCCALUMERA – Due popoli  in rivolta, Roccalumera e Furci, due sindaci  sul piede di guerra,  Gaetano Argiroffi e Sebastiano Foti. Tutti contro l’ingegnere capo del Genio Civile, Leonardo Santoro, il quale non solo ha negato l’apertura, per i mesi estivi, della bretella tra i due Comuni ma addirittura ha intimato la demolizione. Apriti cielo. “noi abbiamo pulito la bretella, svuotato le canne, sistemato il guardrail – ha dichiarato il primo cittadino Gaetano Argiroffi – come abbiamo fatto negli anni passati e come sottoscritto presso l’assessorato regionale alle Infrastrutture. Ma al capo del Genio Civile di Messina tutto quello che è stato fatto  regolarmente negli anni passati, dal 2016 non piace più. Strano”. In verità è strano, perché sono anni che la bretella che unisce il lungomare di Furci a quello di Roccalumera viene aperta alla viabilità solo nei mesi estivi e ciò, come sanno anche a Palermo, per snellire la caotica viabilità in prossimità del casello autostradale e soprattutto quale via di fuga durante i prolungati ingorghi, che d’estate sono diventati una costante. I sindaci del posto, gli automobilisti del comprensorio, i cittadini di Roccalumera e Furci stanno allertando le autorità regionali per fronteggiare il provvedimento dell’ing. Santoro, che in una lettera inviata ai due sindaci così scrive: ”nessun intervento finalizzato alla funzionalità viaria della passerella può essere autorizzato da questo Ufficio”. Ma non è tutto. Il Capo del Genio civile punta il dito anche contro  Argiroffi e Foti: “In ogni caso – sottolinea –  si ribadisce l’assunzione di responsabilità a carico dei sindaci sui rischi conseguenti al mantenimento  dell’attraversamento in questione”.  E poi la stoccata finale: “Qualsiasi atto relativo al ripristino della funzionalità, nella fattispecie dell’utilizzo, seppur temporaneo ai fini viari, dell’attraversamento di che trattasi, tende a legittimare, di fatto, una inadempienza pregressa, derivante da una mancata demolizione del manufatto da parte dell’Anas”. La lettera lascia intuire che d’estate il torrente Pagliara  possa scorrere in piena,  travolgere la passerella e aggredire gli automobilisti in transito. E questo giustamente spaventa Santoro.  “Davanti a questo possibile pericolo manifestato dal capo del Genio civile – ha dichiarato il sindaco di Furci Sebastiano Foti – noi non possiamo assumerci nessuna responsabilità. Certo se c’è un prolungato ingorgo, che può mettere in pericolo gli automobilisti, noi apriremo subito la via di fuga, per snellire la circolazione”.  C’è da dire infine, come  ha evidenziato il sindaco Argiroffi che presso l’assessorato regionale alle Infrastrutture esiste già un progetto per l’attraversamento stabile del torrente Pagliara, quindi in attesa del finanziamento si poteva utilizzare la passerella.  

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