“Il presidente Crocetta ha prorogato di un anno la scadenza della convenzione. Felici? No, ma almeno per un altro anno i nostri figli avranno aiuto”. Così i genitori dei bambini ricoverati ed in cura al “Bambin Gesù” di Taormina, commentano attraverso le parole del loro portavoce, Caterina Rizzo, il via libera della Regione alla proroga di un anno alla convenzione per la permanenza di ulteriori 12 mesi a Taormina del Centro di Cardiochirurgia pediatrica. C’è l’intesa tra Regione e “Bambin Gesù” e le rassicurazioni delle scorse ore hanno scongiurato anche il timore di una beffa in extremis, nelle ore in cui stava per concludersi l’attività del Centro a Taormina. “Il nostro pensiero – spiega Caterina Rizzo – è che non molleremo e la nostra battaglia continuerà. Sono convinta più che mai dell’opportunità, anzi della necessità, di andare a Palermo dal presidente Crocetta a consegnare le firme che abbiamo raccolto.
Ora ci aspetta un anno duro. Perché abbiamo vinto una battaglia , ma dobbiamo vincere la guerra. Occorrono due Centri in Sicilia, uno a Taormina e l’altro a Palermo”. Il comitato dei genitori consegnerà quindi nei prossimi giorni alla presidenza della Regione le oltre 6 mila firme raccolte in queste recenti settimane a difesa. La raccolta firme venne avviata il 25 maggio ed in tempi record, dunque, i genitori sono riusciti a dare vita ad una grande maratona di solidarietà che ha interessato tutto il comprensorio ionico e ed anche la zona tirrenica. L’intera provincia di Messina ha detto “no” alla soppressione del Centro del Mediterraneo, ed anche dalla Calabria è arrivato sostegno alla battaglia delle famiglie, di tanti cittadini, di amministratori e delle deputazioni, che si sono schierati al fianco della struttura di contrada Sirina.
In queste ore è attesa la ratifica del’intesa con i vertici del “Bambin Gesù” nel corso di un incontro in agenda con il manager dell’Asp Messina, Gaetano Sirna, che ha svolto un importante ruolo di mediazione tra le parti ed è riuscito a far quadrare i numeri ed i vari aspetti economici nella complessa vicenda. Già nei mesi scorsi il dott. Sirna aveva predisposto un piano di rivisitazione dei costi con un abbattimento del 65% delle spese a carico della Regione e adesso il piano di salvataggio del “Bambin Gesù” si è a tutti gli effetti compiuto. Nei prossimi mesi il dibattito tornerà poi d’attualità nel momento in cui bisognerà stabilire se ci potrà essere o meno la conferma a lungo termine della struttura specialistica in contrada Sirina.
L’intenzione a Taormina e nell’intera area messinese è quella di spingere per una conferma definitiva, affinchè la Regione individui in questa struttura un punto di riferimento irrinunciabile per la fascia orientale dell’isola ed anche per l’utenza della Calabria. Palermo, insomma, può e deve essere un’ulteriore addizione, non un centro che vada a sostituire quanto esiste già da cinque anni nella Perla dello Ionio.