Anche quest’anno arriva il tax day, termine ultimo per il pagamento della prima rata della Tasi e dell’Imu 2016. Un giovedì all’insegna delle spese fiscali. Scadono il 16 giugno i termini per il pagamento di Tasi e Imu. Per i proprietari di immobili la buona notizia arriva dalle novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 che hanno portato all’esonero dal pagamento per l’abitazione principale della Tasi (l’Imu era stata già abolita) nonché il «blocco» dei tributi e quindi l’impossibilità per i Comuni di aumentare le aliquote. Imu e Tasi, infatti, sono tributi locali.
A beneficiare di quanto disciplinato dall’ultima legge di stabilità saranno oltre proprietari anche gli affittuari. Niente cambia, invece, per chi ha qualcosa in più come i titolari di un secondo immobile o di una prima casa di lusso che dovranno versare l’acconto entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre. Dal 2016 l’altra novità riguarda gli immobili concessi a titolo di comodato gratuito ad un parente di primo grado in linea retta non possono più essere assimilati all’abitazione principale. Per i fabbricati che non siano abitazioni principali la novità rilevante riguarda l’uso gratuito in concessione ai figli o ai genitori.
La legge di Stabilità concede il dimezzamento della base imponibile (in pratica l’intera tassa) a patto che sussistano alcune condizioni. Risolto pure il problema dei terreni agricoli l’esenzione di applica ai quei comuni classificati montani nella circolare del Ministero delle Finanze del 9 giugno del 1993. Esenti dal pagamento sono inoltre i terreni agricoli • posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali indipendentemente dallo loro ubicazione. • ubicati nei comuni delle isole minori.
Sono esenti i terreni ubicati a Casalvecchio Siculo, Fiumedinisi, Forza D’Agrò, Francavilla di Sicilia, Roccafiorita, Gaggi, Antillo, Castelmola, Mandanici, Graniti, Gallodoro. Invece sono parzialmente esenti i comuni di Limina, Giardini, Furci Siculo, Nizza di Sicilia, Pagliara, Taormina e Roccalumera, dunque il pagamento dell’Imu o meno dipende dalla localizzazione del terreno.
Per quanto concerne la Tasi non si pagherà più a S. Teresa, Roccalumera, Nizza di Sicilia e Taormina, invece continua a pagarsi sugli altri immobili ubicati nei comuni di Savoca, S. Alessio e Casalvecchio Siculo.
Facciamo un esempio del calcolo Imu prendendo in riferimento un contribuente che è proprietario a S. Teresa di Riva un immobile diverso dall’abitazione principale di categoria A/4 con rendita catastale 690,00. Occorre in primo luogo rivalutare la rendita catastale: quindi 690,00 x 5%= 724,50. L’imposta annua sarà ottenuta moltiplicando la rendita rivaluta per 160 e per l’aliquota che è pari a 10,6.