Quale destino per le torrette del Parco Giovanni Colonna Duca di Cesarò? Le “beehives”, le famose torrette della Villa Comunale di Taormina, fatte costruire dalla nobildonna inglese Florence Trevelyan, sono oggi impietosamente messe in risalto non per le loro peculiarità architettoniche, un autentico unicum nel territorio siciliano, ma per lo stato di abbandono ed incuria in cui versano.
Un tempo luogo per tranquille letture godendo di un panorama straordinario, le torrette ora rischiano il crollo se non si interverrà tempestivamente al loro restauro. Le “beehives”, che letteralmente significa alveare, sono delle estrose costruzioni in cui coesistono oltre ai diversi stili architettonici, dal romanico al rococò, anche materiali eterogenei: mattoni, legno, pietra, tegole. Proprio tale eterogeneità le rende delle strutture delicate dal punto di vista conservativo.
Adesso il rischio di crollo incombe come una “spada di Damocle” e non c’è più tempo da perdere, e per questo alcuni cittadini hanno anche dato vita ad un comitato per cercare di salvarle. E’ necessario un immediato consolidamento strutturale che andrebbe inserito in un ampio progetto di conservazione preventiva, nel quale sarebbero indicate le adeguate operazioni di manutenzione da eseguire per evitare di ritornare alla situazione di degrado attuale. Sarebbe interessante riportare le torrette alla loro funzione di origine, rendendole fruibili ai milioni di visitatori che ogni anno varcano il cancello di uno dei giardini più belli d’Italia.
Un sogno, certo, ma oggi quello che più interessa ai cittadini della Perla dello Ionio è che venga avviato urgentemente e concretamente un adeguato intervento di restauro. I residenti, infatti, non accettano più la situazione di degrado e deterioramento strutturale in cui versano le torrette, ma anche l’intero giardino comunale interessato lo scorso settembre 2015 da una frana che si è portata via 22 metri di belvedere. E’ inaccettabile che l’unico spazio verde di Taormina e le sue architetture non vengano adeguatamente valorizzate.
