Tra i comuni che hanno emanato le delibere per il pagamento della prima rata della Tasi alla scadenza programmata del 16 giugno (e che quindi non sono interessati alla proroga del 16 settembre decisa dal Governo) solo due si trovano nel comprensorio jonico, ovvero Antillo e Nizza di Sicilia. Entrambe le amministrazioni sono riusciti ad approvare il regolamento, le aliquote e le eventuali detrazioni entro il 23 maggio e pubblicati entro il 31 maggio dal Ministero delle Finanze. A regolamentare la nuova tassa sui servizi indivisibili ad Antillo è la delibera n. 17 del 20/05/2014. Ad essere colpiti saranno non solo i proprietari degli immobili ma anche gli inquilini. Nessuna esenzioni per le attività commerciali la cui aliquota è stata fissata in misura pari al 1,5 per mille come gli altri immobili. Per le abitazioni principale e le pertinenze, come definiti ai fini Imu l’aliquota è del 2,5 per mille con detrazioni pari a 15 euro per ogni figlio minore convivente. Per coloro invece che sono residenti all’estero c’è una riduzione del 30%. Per i fabbricati locati il 30 per cento dell’importo dovuto graverà sull’inquilino. A Nizza di Sicilia ad essere colpiti sono le abitazioni principali e le pertinenze, mentre nessun prelievo sulle unità immobiliari urbane diverse dalle abitazioni principali e delle aree fabbricabili. Le aliquote sono tre. La piu’ bassa è del 1 per mille fino ad arrivare al 2,20 per mille che colpisce i fabbricai costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita fintanto che permanga a tale destinazione e non siano in ogni caso locati. Ad Antillo il gettito della Tasi è stimato in circa 24.000,00 è sarà destinato alla copertura dei costi per la pubblica illuminazione e al alla pulizia delle strade e verde pubblico. Invece secondo le stime a Nizza di Sicilia dal tributo il comune dovrebbe incasserà 157.000,00 da destinare alla copertura dei costi per i servizi di polizia locale, illuminazione pubblica, verde pubblico, servizio anagrafe e viabilità, segnaletica e manutenzione della rete stradale.
Facciamo un esempio prendendo in riferimento un immobile situato nel comune di Antillo destinato ad abitazione principale che non gode di nessuna detrazione. Supponiamo che la rendita sia pari a 350,00 adesso bisogna prima rivalutarla del 5% e poi moltiplicarla per 160. All’importo ottenuto 58.800,00 si applicherà l’aliquota prevista 2.5 per mille, quindi l’imposta da pagare è pari ad euro 147,00.