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mercoledì, Ottobre 30, 2024
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Senza stadio non si va da nessuna parte: la Jonica lascia S.Teresa?

SANTA TERESA DI RIVA – “Senza uno stadio all’altezza è inutile pensare in grande” dice Domenico Saglimbene, presidente della Jonica, la squadra di calcio cittadina, l’unica rimasta a fare attività a Santa Teresa, nonostante il degrado dell’unico impianto sportivo cittadino dedicato al calcio. “Abbiamo chiesto un incontro con l’amministrazione comunale per capire lo stato dell’arte del progetto di ristrutturazione del campo di calcio che è fermo al palo da tre anni. Nelle condizioni attuali non è possibile continuare a svolgere attività né programmare il futuro, e francamente sto seriamente pensando a trasferirmi armi e bagagli altrove”. Non è uno sfogo questo di Saglimbene, ma la consapevolezza che Santa Teresa guarda con sufficienza alla squadra di calcio cittadina (la prima squadra milita in promozione, poi c’è una miriade di squadrette che giocano e vincono i campionati giovanili) e l’amministrazione comunale sembra avere altri progetti per il campo di calcio (alienazione in favore dell’edilizia residenziale).

 “Lo scorso anno abbiamo centrato l’obiettivo di una salvezza tranquilla, e di questo siamo soddisfatti, ma siamo ancora più contenti dei risultati del nostro settore giovanile che, affidato alle cure di Mansueto Gugliotta, sta dando frutti prelibati. Stanno venendo su ragazzi che sono risultati importanti per la prima squadra e sui quali ci sono gli occhi di alcune società professioniste, segno che la programmazione paga. Ma i miracoli non si ripetono, abbiamo bisogno di uno stadio e di una struttura che consenta di programmare”. La Jonica quest’anno ha vinto tutti i gironi dei campionati giovanili cui ha partecipato, dai Giovanissimi agli Juniores, molti ragazzi hanno  fatto il loro esordio in prima squadra. E questo nonostante si debba continuare ad utilizzare un impianto, il vecchio comunale di via Padre Giampietro, che ha il fondocampo ancora in terra battuta, dove le gradinate non sono omologate e con spogliatoi non certo all’altezza di un campionato di Promozione. “All’amministrazione comunale abbiamo chiesto che nominasse un custode, in modo che si prendesse cura dell’impianto. Niente, il campo è un porto di mare”.

L’amministrazione comunale si difende dicendo che sta aspettando che si sblocchi il progetto di ristrutturazione del campo di calcio e di quello attiguo per il tennis. Il finanziamento di 1,3 milioni è stato già decretato, manca solo la firma del governatore Crocetta che a parole ha annunciato di volere sbloccare i 62 milioni per gli impianti siciliani a valere sulla linea di intervento 3.3.2.1. del Po Fesr 2007/2013 bloccati dal governo nazionale.

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