L’ex Provincia di Messina ed il mecenate Antonio Presti verso un’intesa sull’affidamento al presidente di “Fiumara d’Arte” della gestione del villaggio Le Rocce. Già nelle prossime settimane potrebbe essere definito l’accordo per una concessione del sito in comodato d’uso. Dopo 44 anni di oblio Le Rocce si appresta così ad essere restituito alla fruizione del pubblico, non solo taorminese. Un paradiso fra cielo e mare realizzato nel 1954 dalla Regione Siciliana, collocato in uno dei tratti più affascinanti e selvaggi della riviera ionica, versa in uno stato di totale abbandono dal lontano 1972.
Varcando il cancello sembra di immergersi un quadro di Vincent Van Gogh, per la vividezza dei colori: l’azzurro brillante del mare e il bianco puro delle onde che si infrangono contro la scogliera, si scontrano pero’ col degrado dei tanti anni di incuria e abbandono in cui è sprofondata l’oasi. Grazie al progetto del mecenate Antonio Presti quest’area naturalistica di rara bellezza potrebbe esse riqualificata e diventare un luogo di interesse artistico e naturalistico.
Le intenzioni del maestro Presti sono quelle di riportare bellezza e vita in un luogo per troppo tempo dimenticato, a tal punto che molti giovani del comprensorio ne sconoscono persino l’esistenza. Il progetto, ambizioso ma concreto, prevede la creazione di un Museo del Mare, che si autososterrebbe anche grazie agli introiti derivanti da un albergo diffuso. Quindi un Museo vivo, non semplice contenitore di opere d’arte: questa sarebbe la vera rivoluzione.
I lavori di decespugliamento sono stati già realizzati e nei giorni scorsi il Commissario Straordinario dell’ex Provincia di Messina, Filippo Romano, insieme a Presti, si è recato al villaggio Le Rocce per effettuare un sopralluogo e per l’occasione era presente il sindaco Eligio Giardina ed anche il presidente del Comitato “La Voce del Mare” Giovanni Aucello. Obiettivo comune è quello di riportare in funzione quest’oasi meravigliosa, destinata a diventare uno dei centri di attrazione artistica e turistica di Taormina e della Sicilia intera. L’auspicio e’ che tutto questo sia realizzato in tempi brevi, in modo che la bellezza torni finalmente ad essere l’inno di questa terra.
