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mercoledì, Ottobre 30, 2024
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Cortometraggi d’Autore al Centro Diurno di Furci Siculo

Il centro Diurno di Furci Siculo è stato nella giornata del 21 maggio sede di un importante evento culturale organizzato dal Lions Club Santa Teresa di Riva, con la collaborazione del CINIT Cineforum Italiano, che ha visto le proiezioni di cortometraggi e documentari d’autore riguardanti la Sicilia e la sicilianità presentati da Giuseppe Manno, appassionato e cultore di cinema proveniente da Enna, ideatore e direttore artistico della rassegna itinerante dei corti d’autore che ha lo scopo di promuovere in tutta l’isola produzioni siciliane o aventi come location la nostra terra; molti dei film che propone sono stati premiati nei più importanti festival nazionali e internazionali. Dopo i saluti di rito del presidente Lions Onofrio Chillemi, dell’assessore prof. Rosaria Ucchino del Comune di Furci Siculo e del presidente Cinit, Massimo Caminiti, ha preso la parola Giuseppe Manno introducendo uno ad uno le proposte cinematografiche della serata partendo da un corto di Ettore Scola, “’43 – ‘97”, oltre cinquant’anni di cinema in pochi minuti, omaggio del grande maestro campano, recentemente scomparso, al cinema italiano dal dopoguerra agli anni ’90 del secolo scorso. Si è passati poi al film-documentario “L’Albero di Giuda” di Vito Scardaci, sul tradimento politico perpetrato ai danni della Sicilia circa la vicenda dell’enorme parco giochi che sarebbe dovuto sorgere nella zona di Regalbuto e nonostante le continue promesse non se ne fece poi nulla. Simbolicamente a parlare e a farne un sarcastico resoconto è un albero di carrubo testimone delle vicende succedutesi dai tempi della presidenza Cuffaro fino ai giorni nostri. Poi è venuto il turno di “Neanche i Cani” di Alfio D’Agata, protagonista un frizzante Nino Frassica nella parte di un “infame” che approfitta del precariato; a seguire “Lo Sposalizio. Un Matrimonio Siciliano”, di Francesco Lama con Tony Sperandeo e Tania Bambaci, omaggio al grande Pietro Germi che per primo rappresentò sul grande schermo i pregiudizi, le fissazioni e le ossessioni del popolo siciliano relativamente a concetti di matrimonio, verginità, tradimento, onorabilità, film interamente girato a Castelbuono sulla falsariga di “Sedotta e abbandonata”. Importante e numerosa la partecipazione di pubblico che ha presenziato alla serata con in sala rappresentanti di gran parte delle associazioni culturali e di volontariato del comprensorio e degli istituti scolastici della riviera ionica messinese. Nel contesto della serata sono stati consegnati alcuni riconoscimenti dai Lions: una targa all’Associazione di Burraco “Pinella Jonica” di Alì Terme e all’Associazione di fotografi “AFI 011” di Santa Teresa di Riva, per la loro collaborazione nella raccolta dei fondi serviti a donare un defibrillatore all’I.I.S.S. Caminiti-Trimarchi di Santa Teresa di Riva. Applauditi sono stati anche gli interventi conclusivi di Carlo Mastroeni, presidente di Zona, e di Roberto Malfitano, presidente della 3° Circoscrizione del sodalizio lionistico siciliano, i quali hanno sottolineato l’importanza delle proposte cinematografiche come veicolo di cultura e di informazione per tutti i cittadini.

Nel corso della mattinata, sempre al Centro Diurno furcese erano stati proiettati alcuni cortometraggi per gli studenti delle prime classi dell’I.I.S.S. Salvatore Pugliatti della sede di Furci Siculo, visibilmente interessati alla giornata culturale loro proposta dal Lions Club santateresino e dal CINIT. I corti proposti da Beppe Manno sono stati: “Six” di Frank Jerk, che tratta col volto di un bambino il dramma del far west delle armi negli Stati Uniti e soprattutto di come sia facile, anche per un bambino, venire in possesso di una e tutto quello che ne può conseguire; “Bellissima” di Alessandro Capitani, premi David di Donatello come miglior corto e migliore attrice nel 2015, che tratta sulle tante maschere che i ragazzi si costruiscono per apparire diversi, imitando modelli imposti dai mass media e ignorando spesso i propri pregi; “Nuvola” di Giulio Mastromauro, con Mimmo Cuticchio, la storia di dolore di un uomo segnato dalla perdita della moglie deciso a togliersi la vita ma l’incontro improvviso con altre persone, gli farà cambiare idea; ed infine, un trittico intensamente toccante dal titolo “Oltre la linea” di Paolo Geremei con storie di ragazzi disabili che ottengono dallo sport la possibilità di rivalersi sui propri handicap ed essere protagonisti. I lavori sono stati coordinati da Massimo Caminiti, mentre ha fatto gli onori di casa la prof.ssa Graziella Cacciola, che ha espresso gratitudine per conto dell’Istituto alla lodevole iniziativa risultata una proposta effettivamente molto formativa per gli studenti e per i docenti. 

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