SANTA TERESA DI RIVA – Il progetto per la riqualificazione dei campi di calcio e di tennis di Santa Teresa di Riva è “scivolato” al 19esimo posto della nuova graduatoria regionale, ma rientra nel lotto di quelli immediatamente cantierabili che potranno ottenere i fondi (50 milioni di euro) previsti della Linea di intervento 3.3.2.1 del Po-Fesr Sicilia 2007-2013, dell’assessorato al Turismo. Il decreto per il finanziamento
di 1 milione 335mila euro per gli impianti di Santa Teresa di Riva dovrebbe andare alla firma entro breve, amesso che vengano finalmente sbloccati i fondi. La notizia è stata riferita ieri sera dal vice sindaco Danilo Lo Giudice reduce da una visita all’assessorato palermitano, durante la manifestazione di fine anno per la premiazione di squadre e atleti della Jonica calcio di Santa Teresa di Riva.
“Ho incontrato il funzionato preposto, che è cambiato per la terza volta, che mi ha riferito che i fondi stanno per essere sbloccati e quindi quanto prima si procederà alla firma dei decreti di finanziamento dei progetti collocati utilmente in graduatoria. Il nostro rientra tra quelli che otterranno il decreto”. Infatti il finanziamento c’è già, manca materialmente l’assegnazione delle somme che potrà avvenire solo con la firma del decreto. Ma se il governo regionale non sblocca i fondi, resteranno solo manifestazione di intenti. “In verità già l’anno scorso – ha detto Lo Giudice – ci hanno detto la stessa cosa. Non ci resta che incrociare le dita e sperare che sia la volta buona”.
Anche ieri sera nel corso della manifestazione della Jonica dirigenti e giocatori hanno ribadito la necessità che venga data dignità di impianto moderno al campo di calcio, il cui fondocampo è ancora oggi in terra battuta e con spogliatoi e gradinate non all’altezza. “Noi ce la mettiamo tutta – ha detto il presidente Domenico Saglimbene – le nostre squadre ottengono risultati di prestigio e vincono campionati giovanili (quest’anno ne hanno vinto tre, ndc), ma i nostri calciatori devono faticare più degli altri e se non c’è un impianto degno di questo nome non possiamo programmare”.