SANTA TERESA DI RIVA – Il consiglio comunale è stato convocato per venerdì 20 maggio alle ore 19,30 con un solo argomento all’odh: le dimissioni del consigliere Antonio Di Ciuccio ed il giuramento del consigliere subentrante, Giuseppe Arpi. Ma non è detto che sia così. Sembra che sia in atto un fuggi fuggi generale dall’occupare gli scanni di minoranza, non tanto perché manca appena un anno alla conclusione di questa legislatura aperta il 7 maggio del 2012 con la vittoria a sorpresa dello “straniero” Cateno De Luca che ebbe la meglio nelle faide interne che avevano frammentato il fronte degli aspiranti sindaco, dividendo le forze e consentendo al furbo De Luca di vincere seppure con una percentuale minore di voti. Non c’era in quella tornata l’effetto trascinamento, la lista di Morabito ebbe più voti, ma lui il candidato sindaco Morabito, meno dellob sfidante De Luca che si accaparrò poltrona e maggioranza consiliare.
Durante questi quattro anni la minoranza si è vista poco. Non è stata incisiva, non ha vigilato per come doveva sull’operato dell’amministrazione, il suo bilancio non è eccelso. Ecco perché dopo le dimissioni di Di Ciuccio che è volato ad Antillo per proporsi come anti-Paratore, non c’è tanto interesse ad entrare in consiglio dalla porta di servizio. . Ieri sera Arpi ha fatto sapere di non accettare il subentro. Dietro Arpi in classifica c’è Sergio Casablanca, secondo dei non eletti con 192 preferenze. Anche da lui sembra arrivare più un no che un si. Terzo è il dottor Antonino Toscano con 153 preferenze, quarto Gaetano Maggioloti con 152: anche loro non sembrano entusiasti di entrare in consiglio.
Si arriverebbe al quinto il prof. Rosario Riganello,
