Nizza di Sicilia – Il sindaco Giuseppe Di Tommaso ha indicato quale suo successore l’ng. Carmelo Rasconà, che ha già ricoperto la carica di primo cittadino. La scelta di Di Tommaso ha spiazzato un po’ tutti, anche il coordinatore del Circolo Pd di Nizza di Sicilia, Franco Parisi, che interviene sull’argomento. Ecco la lettera di Parisi:
“La scelta del tempo e la chiarezza con cui il Sindaco, Di Tommaso, ha manifestato il suo incondizionato appoggio all’eventuale candidatura a Sindaco di Carmelo Rasconà, mi obbliga a fare altrettanto.
Ritengo scorretta l’esternazione dell’attuale Sindaco, in quanto fatta a ridosso dell’assemblea degli iscritti al Circolo, a cui appartiene lo stesso Di Tommaso, in cui per la prima volta ho messo all’ordine del giorno l’avvio della discussione sulle prossime elezioni amministrative.
Scorretta perché ha, di fatto, spostato la discussione dalle cose da fare e che può fare il Circolo, ai nomi su candidature ancora inesistenti, generando volutamente confusione e perdita di tempo.
L’attuale Amministrazione farebbe bene invece a presentare un bilancio della propria attività, permettendo una valutazione attenta sullo stato di salute del paese e su quello che si dovrà e potrà fare nei prossimi anni.
Per essere più chiari ritengo che l’eventuale candidatura di Carmelo Rasconà sia inaccettabile per il Circolo che al momento rappresento, in quanto costituirebbe una pura alternanza nella continuità da parte di una coalizione politica che guida il paese da decenni, e l’espressa volontà di chiudere qualunque discorso di apertura e di rinnovamento nella nostra via amministrativa. L’attuale Sindaco vuole così condizionare pesantemente anche le prossime amministrazioni comunali.
Non è di questo che Nizza ha bisogno, bisogna invece superare questi decenni di contrapposizione nella direzione di un vero rinnovamento, suscitando la voglia di partecipazione e di collaborazione.
Questa indicazione va però in direzione contraria a ciò che serve al nostro paese, e pertanto, la ritengo sbagliata. Non ricopro il mio incarico di coordinatore del Circolo dei democratici per stare con il “cappello in mano” per elemosinare un posto in una giunta decisa da altri”.