Masterplan Messina, un’altra occasione mancata per la superstrada intervalliva Santa Teresa – Antillo. In tema di viabilità, infatti, da segnalare la firma di una convenzione tra la Città Metropolitana ed i sindaci del comprensorio (sindaco delegato Marcello Bartolotta di Limina) per la progettazione esecutiva dei lavori per la sistemazione di dieci strade provinciali del territorio jonico per un valore di 10 milioni di euro. Si tratta delle opere da finanziare nella riviera jonica con la tranche 2016 del Masterplan.
Nella seconda tranche è stato inserito lo svincolo della Valdagrò per l’intero importo (12milioni).
Il protocollo si chiude la prossima settimana.
Messina sarà coinvolta con fondi che ammontano a circa 400 milioni di euro, 61 mln subito ed il resto nella seconda fase.
Con i 10 milioni di euro, previsti nel piano presentato oggi a Messina (presenti per la jonica i sindaci Marcello Bartolotta di Limina e Nino Bartolotta di Savoca e Danilo Lo Giudice vicesindaco di Santa Teresa di Riva), si provvederà alla messa in sicurezza della viabilità delle strade provinciali per Mongiuffi Melia, Gallodoro, Roccafiorita, Mandanici, Fiumedinisi, Antillo, oltre che per quelle che collegano Alì Terme, Roccalumera e Santa Teresa di Riva ai paesi collinari e le frazioni di San Francesco di Paola, Misserio, Misitano, San Carlo e Rimiti.
Il Masterplan però rappresenta un’altra occasione mancata per la superstrada intervalliva Santa Teresa – Antillo che avrebbe dato respiro agli otto comuni della Valle d’Agrò. Ormani nessuno più ne parla
Invece di dare maggiore rilievo a questa infrastruttura strategica che se finanziata con i fondi del Masterplan, avrebbe determinato una svolta storica nell’assetto viario del comprensorio. Invece per ragionamento di geopolitica si preferito puntare sullo svincolo S.Teresa – Val d’ Agrò che allo stato attuale è fine a sé stesso non avendo sinergia né con la Intervalliva né con il Porticciolo.
La superstrada è inserita nel Prusst Valdemone, c’è già un progetto della ex provincia, i sindaci della Valle d’Agrò dicono di volerla, ma quando capita l’occasione di passare dalle parole ai fatti, stanno sempre un passo indietro.