S.Alessio – Retrocessione amara per la Polisportiva S.Alessio, dopo solo un anno di Prima categoria. La squadra del presidente Antonino Nipo, infatti, dopo la debacle interna con l’Aci San Filippo, ha perso (5 – 2) pure, sul campo neutro di Biancavilla, l’ultima sfida salvezza contro il Cara Mineo. La squadra del tecnico Giuseppe Mancuso, priva di alcuni giocatori squalificati, è costretta a soccombere con un pesante passivo maturato, soprattutto, nel finale. Dopo la promozione della passata annata calcistica, per gli alessesi la I categoria è stata come una comparsa ed una fuga precipitosa verso il torneo di Seconda che aveva dominato nell’annata calcistica 2014/2015.
Il sodalizio del Capo che aveva tentato durante l’arco del campionato, di dare una sterzata alla critica classifica, rafforzando la squadra nel periodo invernale, soprattutto, con l’arrivo del bomber Prestipino e del centrocampista Cicala (autore della doppietta contro il Cara Mineo) non è riuscito ad acciuffare lo stesso la permanenza in I categoria. In una nota dell’addetto stampa, Vittorio Chillemi, in merito questo incontro, la società fa evidenziare “che avrebbe accettato il verdetto del campo solo se questo fosse scaturito da un vero confronto sportivo, tra due compagini che si affrontavano alla pari, nell’ultimo atto di un campionato snervante.” A quanto pare, il Cara Mineo si sarebbe presentato in campo, a Biancavilla, con giocatori sprovvisti di tessere federali. In merito a questo contesto, il sodalizio del presidente Nino Nipo, dichiara che “il direttore di gara si è arrogato il diritto di autorizzare tali calciatori (6) a giocare attraverso la sua personale conoscenza”.
In pratica, questi atleti etnei, a quanto asserisce la società alessese, erano privi della tessera federale plastificata. Adesso, però, dopo questa retrocessione, ci troviamo davanti a tifosi delusi, dirigenti sempre più increduli, giocatori e tecnico sotto accusa, in quanto nei momenti cruciali del torneo non avrebbero dato quanto potevano. Se a ciò aggiungiamo, squalifiche (troppe e pesanti) ed infortuni il quadro del default è completo. Adesso, però, per presidente e soci c’è da sedersi e riflettere, in vista della prossima stagione agonistica (in Seconda categoria) tenendo conto degli errori fatti in questo campionato e quali giocatori lasciare ed integrare per poter disputare, nuovamente, un campionato di vertice come quello di qualche stagione addietro che aveva portato il team della cittadina del Capo, in I categoria.