SANTA TERESA DI RIVA – Il Comune di Santa Teresa di Riva per i suoi precari è un’isola felice nel panorama regionale dove ci sono comuni che non pagano gli stipendi da 8/10 mesi ed in tanti altri comuni lo stipendio viene pagato a singhiozzo. Il problema è che circa la metà del budget destinato ai precari è bloccato. Il perché lo spiega l’assessore regionale alle Autonomie Locali, Luisa Lantieri: “Gran parte dei finanziamenti di quest’anno al settore dei precari è nei capitoli del bilancio ma sono congelati in attesa che lo Stato eroghi i 500 milioni di aiuti promessi”. Secondo l’assessore questa vertenza si sbloccherà presto. Nel frattempo i precari devono stringere la cinghia. Al Comune di Capo d’Orlando i precari hanno ricevuto in questi giorni lo stipendio di novembre mentre in altre città e paesi della Sicilia l’astinenza da stipendio va avanti dall’estate scorsa.
Ma ci sono altri paesi in cui lo stipendio arriva regolarmente. Tra questi c’è il Comune di Santa Teresa che ai suoi 32 precari versa regolarmente le spettanze. “Anticipiamo con i fondi del nostro bilancio perché partiamo dal principio che chi lavora deve percepire regolarmente la sua retribuzione. La Regione è sempre in ritardo. L’anno scorso su 358 mila euro del budget per i precari ci ha erogato solo 100 mila euro. Solo per il 2015 avanziamo 258 mila euro, per fortuna abbiamo saputo gestire le nostre entrare al meglio e così possiamo onorare le scadenze. Mi rendo conto che altrove non è così, ma non tutti possono attingere ai fondi comunali quindi sono costretti a chiedere sacrifici”.
Ma se per gli stipendi è solo questione di tempo, per la stabilizzazione o per il rinnovo dei contratti si apre ora una partita delicatissima. Il Comune di Santa Teresa, per esempio, dei 31 precari in servizio permanente effettivo, dice di volerne stabilizzare solo otto. E c’è un altro problema: la legge nazionale di riforma delle Province prevede il trasferimento del personale degli enti soppressi nei Comuni, questo per alleggerire i debiti che erediteranno i nuovi Liberi Consorzi, suggerimento avanzato nientedimeno che dalla Corte dei Conti. Trasferire il personale delle ex Province ai Comuni, come è stato fatto nelle altre Regioni. Se anche la Regione Sicilia dovesse prendere questa strada, i dipendenti a tempo indeterminato della Provincia prenderanno nei comuni il posto dei precari, bloccando il loro percorso di stabilizzazione.