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lunedì, Novembre 25, 2024
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Assolto imprenditore, non rubò corrente al Comune

CASALVECCHIO – Assolto perché il fatto non sussiste, un imprenditore di Casalvecchio Siculo accusato di frode in pubblica fornitura. Il tribunale penale di Messina, giudice monocratico dott.ssa Rosa Calabro’ (p.m. Dott. Michele Urso) ieri ha assolto l’imprenditore Giuseppe Salvatore Crisafulli dal reato contestatogli con formula piena. Il Crisafulli era imputato perché quale aggiudicatario del servizio di illuminazione votiva e perpetua dei cimiteri di Misitano e S. Carlo, del comune di Casalvecchio Siculo, commetteva frode accollando al Comune le spese per il consumo dell’energia elettrica allacciandosi al relativo contatore, arrecando al Comune di Casalvecchio, quindi, un danno di euro 7.782,43. Il Crisafulli e’ stato difeso dall’avv. Antonio Scarcella mentre il Comune di Casalvecchio Siculo si era costituito parte civile con l’avv. Salvatore Garufi.

I fatti risalgono al 2009 allorquando un dipendente del comune di Casalvecchio,  Nunzio Moschella, incaricato dall’ufficio tecnico per eseguire le verifiche sulle utenze di energia elettrica di proprietà dell’ente, rilevo’ che una utenza ubicata nel cimitero della frazione S. Carlo

non veniva utilizzata dal Comune ma da effettuati sopralluoghi veniva utilizzata da altri. Scattarono immediatamente le indagini a cura dei carabinieri di Sant’alessio Siculo i quali effettivamente accertarono che le lampade votive erano allacciate al contatore del Comune.

Dopo una intensa attività istruttoria l’avv. Scarcella e’ riuscito a dimostrare che il contatore Enel nel mese agosto 2009, era stato volturato dal Crisafulli a proprio nome, a seguito dell’aggiudicazione della gara, mentre le indagini era stato effettuate nel settembre dello stesso anno. E’ stato anche provato che prima di quella data le lampade votive venivano alimentate da un generatore di corrente acquistato dallo stesso Crisafulli nell’anno 2005. Il Crisafulli ha prodotto in giudizio la relativa fattura Enel da cui risulta che lo stesso aveva pagato la relativa bolletta già dal mese di agosto 2009. Priva di alcun fondamento risulta l’attività investigativa per il cimitero di Misitano. 

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