Il “Contratto di Fiume” sottoscritto l’anno scorso da 9 comuni, cambia denominazione e diventa “Contratto di Fiume e di Costa Agrò-Savoca-Pagliara” ed allarga i propri confini a 16 comuni con l’obiettivo di tutelare, riqualificare e promuovere un tratto di mare fra i più belli d’Italia, quello da Roccalumera a Taormina e di gestire correttamente le risorse idriche e valorizzare i territori fluviali salvaguardandoli dal rischio idraulico. Il manifesto d’intenti era stato firmato inzialmente dai comuni di Antillo, Casalvecchio, Forza d’Agrò, Pagliara, Roccalumera, S. Alessio, S. Teresa e Furci che avevano scelto come capofila Furci. Successivamente hanno aderito Limina, Roccafiorita, Mandanici, Taormina e Savoca. Il documento era stato ratificato lo scorso gennaio dalla presidenza della Regione con apposito decreto presidenziale che dava riconoscimento giuridico a questa nuova aggregazione. Questi comuni nei giorni scorsi hanno integrato il protocollo d’intesa modificando alcuni articoli allo scopo di integrare anche il contratto di costa e coinvolgere i comuni del bacino da Roccalumera a Taormina. Adesso anche Letojanni, Castelmola, Gallodoro e Mongiuffi Melia hanno chiesto di potere aderire.