SANTA TERESA DI RIVA – Pianificazione urbanistica: tornano in campo il Piano Strategico ed il Prg per la redazione dei quali sarà costituito un ufficio apposito ed un gruppo di lavoro coordinato dal dirigente dell’area tecnica. Il primo compito sarà quello di procedere alla ricognizione dello stato dell’arte del piano spiagge, paes, pai, toponomastica, del piano agro-forestale e geologico, quindi procedere al censimento del patrimonio immobiliare comunale e non attraverso la verifica delle zone di pertinenza della Ferrovia e del Demanio marittimo e fluviale.
Questo superufficio, che potrà avvalersi anche di professionalità esterne, avrà dieci mesi di tempo per predisporre ogni atto propedeutico all’approvazione del Piano Strategico e all’adozione del Piano Regolatore Generale. Calendario alla mano entro dicembre le carte dovranno essere pronte. Poi verrà la parte più attesa: la scelta del professionista o dei professionisti cui affidare l’incarico vero e proprio di redigere il Piano Regolatore Generale. Dovrebbe trattarsi di un vero e proprio pool, stando alle dichiarazioni non recenti del sindaco Cateno De Luca, di 9 tecnici (settembre 2013) che pur avendo la redazione del Prg tra le priorità del suo programma politico amministrativo, l’ha tirata per le lunghe arrivando a ridosso della scadenza del suo mandato.
Il sindaco, comunque, la strada sulla quale procedere per disegnare il futuro urbanistico di Santa Teresa l’ha già tracciata in consiglio comunale in occasione della approvazione delle direttive generali per la redazione del Piano Strategico Comunale e quindi del Prg (dicembre 2012).
Il Prg secondo De Luca è questo. “Non ci saranno spazi per l’edilizia privata, a Santa Teresa occorrono servizi, opere importanti come la cittadella dello sport o il polo scolastico. Monetizzeremo le strutture pubbliche per finanziare opere fondamentali di valenza sovraterritoriale che riportino la nostra città al centro del comprensorio”. “La cittadella della pubblica istruzione verrà a costare 7-8 milioni, il polo sportivo verrebbe a costare 7-8 milioni, di conseguenza la monetizzazione dell’area dell’attuale campo sportivo diventa fondamentale. Ecco dove andrà a finire la cubatura ancora disponibile a Santa Teresa di Riva: per la comunità di Santa Teresa di Riva”. “Santa Teresa non ha bisogno di unità abitative nuove perché i dati confermano che già sono abbastanza quelle che ci sono, considerate le doppie triple case e l’aumento della popolazione nel periodo estivo”. E poi la madre di tutte le opere: lo svincolo autostradale ed a seguire l’intubamento del Lungomare per trasformare l’area soprastante in un boulevard. Quelle direttive passarono con i voti del cartello di maggioranza (10) ed i tre contrari dell’opposizione (Di Ciuccio, Veri, Brancato, assenti Trimarchi e Pinto).