ROCCALUMERA – Per evitare il malfunzionamento del depuratore consortile, che già in passato ha creato disagi igienico-sanitari alla gente del posto, è stata affidata la gestione dell’impianto alla ditta Soteco. E proprio dai tecnici di questa ditta è stata scoperta la criticità di alcune stazioni di sollevamento. In particolare quelle sul lungomare presentano carenze strutturali per cui necessitano di immediati interventi. E il Comune non si è fatto attendere. Con una precisa ordinanza (la n. 7/2016) il sindaco Gaetano Argiroffi ha disposto l’acquisto di “una nuova elettropompa sommersa, si legge nel documento, da destinare all’ultima stazione si sollevamento” cioè la più importante, posta in adiacenza al torrente Pagliara. Proprio da questa si sono verificati ripetuti e stressanti sversamenti. Per l’acquisto dell’elettropompa sono stati stanziati circa ventimila euro. Ma l’obiettivo degli amministratori di Roccalumera, comune capofila nella gestione del depuratore, e degli altri due centri Pagliara e Furci Siculo, è stato sempre quello di realizzare una nuova stazione di sollevamento e per portare avanti questo progetto, stante le carenze del bilancio comunale, è stato chiesto un prestito nel 2015 di 220 mila euro alla Cassa Depositi e Prestiti, che però non lo ha concesso, nonostante dai dati in possesso del Comune vi fossero le condizioni per l’ottenimento. Fatto sta che, con tutti i lavori eseguiti in questi anni, ad ogni temporale e conseguente fitta pioggia lo sversamento dei liquami è diventato una costante. Al momento, al fine di scongiurare episodi di inquinamento legati al malfunzionamento della pompa di sollevamento del depuratore consortile, è stato disposto l’immediato acquisto di una elettropompa sommergibile da 30 kw, per un importo di circa ventimila euro. Il Comune sta facendo il massimo per scongiurare altri sversamenti, ma si può andare sempre avanti così?