FURCI – Campane piene, casse vuote. E’ scaduta il 31 dicembre la convenzione con una ditta esterna per la raccolta differenziata, e gli uffici ancora devono espletare le procedure per quella nuova. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, fircesi e non, per le strade della cittadina. Campane ricolme, marciapiedi ingombri di ogni genere di materiale riciclabile. E questo stride con la pulizia del paese per quanto riguarda l’igiene pubblica visto che la gestione funziona e non ci sono grandi lamentele da parte della cittadinanza. Il neo assessore Concetto Ralli assicura che a breve verrà indetta la gara di appalto per lo smaltimento della raccolta differenziata (che al comune di Furci costa circa 10 mila euro ogni 6 mesi, tanto per un paese così piccolo) e quindi tutto dovrebbe tornare a regime.
Qualche problema invece si paleserà per la raccolta indifferenziata non appena l’unico compattatore di proprietà comunale, più vecchio della cucca e che ormai dovrebbe essere rottamato, andrà in officina per le verifiche in vista della revisione annuale. Troppo vecchio quel camion perché ci si possa fare affidamento, ed a quanto pare la giunta ha già la soluzione pronta per ovviare a nuovi stop improvvisi che, in verità, sotto sotto potrebbero essere dei veri sabotaggi per mandare in tilt il sistema.