SANTA TERESA DI RIVA – La comunità parrocchiale della Sacra Famiglia è già in fermento per la celebrazione del 70° anniversario della istituzione della parrocchia, avvenuta il 21 novembre 1945. Il parroco padre Gerry ed il comitato parrocchiale hanno lanciato un appello per raccogliere foto e cimeli della parrocchia in modo da allestire una mostra per ricordare i momenti del percorso iniziato nel 1899 per costruire la chiesa e poi ottenere quasi cinquanta anni dopo l’erezione a parrocchia che venne istituita con bolla firmata dall’arcivescovo mons. Angelo Paino nel 1945 in seguito ad una istanza presentata nel 1936 dall’ingegnere Francesco Salvadore, presidente del comitato parrocchiale, tramite il Municipio, con lettera di accompagnamento del podestà dottor Giuseppe Muscolino. Finora l’appello non ha raccolto molte adesioni, per cui è utile reiterarlo anche sui media per raggiungere un pubblco più vasto e sicuramente interessato.
L’idea di una grande chiesa al centro del paese nacque nel 1899 ed i fedeli si misero subito in movimento per raccogliere i fondi per acquistare il terreno su su sarebbe poi sorta la Chiesa. Occorrevano 4.700 lire, cifra considerevole per i tempi, tanto che il consiglio comunale decise di contribuire con 2.000 lire. Il terreno venne acquistato dalla famiglia Dato mentre un’altra porzione di terreno venne ceduta gratuitamente dalla famiglia Moschella. La costruzione della chiesa era impresa non di poco conto per le forze della comunità, cionostante non si persero d’animo. Venne costruira prima una cappella che per quasi venti anni fu luogo di culto. Poi prima il terremoto del 1908, poi la guerra del 1915/18 ed infine il malsecco che colpì gli agrumeti (1925) riducendo il potere di acquisto di tantissime famiglie, rallentarono la marcia di avvicinamento alla chiesa che venne completata con molti sacrifici e oggi, grazie all’impegno dei sacerdoti che l’hanno governata in questi anni (senza voler far torto a nessuno è giusto ricordare i contemporanei padre Giovanni Ferrara, padre Antonino Interdonato scomparso nel 2000, e padre Massimo Briguglio oltre all’attuale padre Gerry Currò), è la splendida realtà che impreziosisce il centro del paese.
