SANTA TERESA DI RIVA
Prg, il 2016 sarà l’anno buono, assicura il sindaco Cateno De Luca, che tre anni dopo il suo insediamento nella stanza dei bottoni del Comune di Santa Teresa di Riva, continua a posticipare di anno in anno la data di presentazione dello strumento urbanistico.
Nei proclami del sindaco, prima del Prg doveva arrivare il “Piano strategico comunale”, propedeutico alla redazione dello strumento urbanistico, ma anche questo è destinato a slittare al 2016. Il perché di questo nuovo ritardo lo abbiamo chiesto al sindaco che, dopo avere concluso gli impegni strategici con il patronato Inapi di cui è direttore generale, sembra voler concentrare la sua attenzione sul Comune, in vista del rush per le amministrative del 2017. “Il Piano strategico comunale sarà approvato nella prima metà dell’anno prossimo, dopo potremo parlare e pensare di Piano Regolatore Generale”.
La città è senza Piano Regolatore Generale che, in verità, era arrivato in dirittura d’arrivo nel 2012 ma all’insediamento della nuova amministrazione guidata da De Luca, vennero revocati tutti gli atti e quelle carte finirono al macero “perché – sottolinea ancora oggi il sindaco – c’erano profili di illegittimità”. Sono passati quasi tre anni dall’avvento, ma del nuovo strumento urbanistico non c’è traccia, il territorio viene amministrato con il programma di fabbricazione del 1974, il suolo viene consumato dalla speculazione edilizia, vengono realizzati edifici dove erano previste strade e piazze, in barba alle antiche previsioni, ricominciano a prendere piede nuove lottizzazioni, tanto esecrate negli anni Novanta, quando il territorio venne saccheggiato senza che la comunità avesse il benché minimo vantaggio. Anzi, i vantaggi furono tutti dei lottizzanti mentre fu proprio la collettività a doversi fare carico delle spese per sistemare certe situazioni ballerine. C’erano profili di illegittimità in quel Prg targato Costa-Nicotra-Mifa? Per il sindaco si, per altri no, ma quello che tagliava la testa al toro, secondo la nuova amministrazione, era il fatto che, sempre secondo De Luca, non fosse stata programmata alcuna “strategia di sviluppo”. Due paroline magiche che avevano ammaliato tutti. Bastò questo per revocare la precedente ipotesi di Prg varato dall’amministrazione Morabito. “Sarà fatto entro un anno” promise il neo sindaco. Non specificò quale, però.