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sabato, Dicembre 21, 2024
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Debiti, sempre debiti, solo debiti. Il consiglio ratifica 

SANT’ALESSIO – Debiti fuori bilancio per 400mila euro sono stati “riconosciuti” e posti in pagamento dal consiglio comunale di Sant’Alessio che ieri sera ha provveduto ad approvare il bilancio di previsione 2015 e quello poliennale 2015/2017 senza variazioni di sorta (diminuzione delle tariffe chiesta dagli albergatori), così come era stato proposto dall’assessore al bilancio Giuseppe Bartorilla.

La parte più sostanziosa dei debiti pregressi riguarda fatture Enel per 369mila euro quali conguagli riferiti al periodo 2008 – 2012 ed un residuo per l’anno 2013.  Alla voce “uscite” tiene prepotentemente banco la questione legata alla barriera soffolta per la protezione del waterfront, per la quale è ancora aperto un contenzioso presso la Corte di Appello. Intanto altri 15mila euro sono stati destinati  per il pagamento a saldo delle spese di funzionamento del collegio arbitrale, (una parte pari a circa 30.000,00 euro erano stati già riconosciuti e pagati dall’attuale amministrazione nel 2014),  costituito a seguito della vertenza intentata dalla ditta appaltatrice dei lavori di realizzazione della barriera soffolta, primo lotto funzionale, il cui lodo impugnato innanzi alla Corte d’Appello di Messina  risulta essere momentaneamente e parzialmente sospeso. Si evidenzia che la parte del lodo non sospesa è già stata regolarmente riconosciuta nell’ottobre dello scorso anno e successivamente pagata.

Altro debito fuori bilancio riconosciuto si riferisce ad un incarico conferito, in maniera illegittima, dalla giunta comunale nel 2010, di euro 15mila euro, sprovvisto della necessaria copertura finanziaria per l’espletamento del servizio di prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro. Dulcis in fundo 7mila euro di risarcimento danni da pagare in seguito ad una sentenza di condanna per una causa intentata nel 2010.

Nel bilancio approvato dal consiglio tra le voci più importanti spicca il fondo crediti di dubbia esigibilità che a seguito del riaccertamento straordinario, ammonta ad oltre 700mila euro. Si tratta di una somma posta a garanzia, principalmente,  dei residui attivi o meglio dei crediti del Comune più vecchi, iscritti a ruolo ma mai riscossi.

Vecchie pendenze, quindi, continuano ad erodere risorse sottraendole alla programmazione ed agli investimenti. In compenso viene evitato il dissesto, che peserebbe sulle tasche dei cittadini. 

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