“Sono stato di recente al World Travel Market di Londra, intervenendo alla presenza di 1500 operatori economici internazionali – spiega Bevacqua -. I segnali in vista dei prossimi mesi portano ad un cauto ottimismo. Ora bisognerà però anche tenere conto dei drammatici fatti di Parigi. Ad ogni modo al “WTM” ho lanciato il progetto “La Sicilia: se non la conosci non la puoi vendere” per far conoscere agli agenti il nostro territorio. Faremo degli eductour, patrocinati da “Uftaa”, che si svolgeranno in varie tranche e la prima partirà da Taormina e l’Etna, fra il 31 gennaio e l’8 febbraio 2016, portando i tour operator a Taormina, ma anche ad Acireale (Carnevale) e Catania (Festa di S.Agata), con delle guide esperte. Saranno dei veri e propri viaggi di studio del territorio, con dei momenti tematici come ad esempio delle cene enogastronomiche. Parliamo di agenti viaggio e tour operator che arriveranno da Gran Bretagna, Germania, Austria, Polonia, Scandinavia, Spagna, Stati Uniti e Sud America. Entro il 15 dicembre avremo il quadro definitivo dei previsti arrivi, che dovrebbe essere non inferiore ad almeno 40 addetti ai lavori. Non sarà un semplice giro turistico.
L’obiettivo è quello di far diventare questi tour operator degli specialisti della Sicilia, nei suoi pregi e anche nei difetti. Poi ad ottobre-novembre 2016 altri 8-9 giorni riguarderanno la Sicilia occidentale e nella primavera 2017 ci sarà il tour delle isole”. Si proverà, insomma, a “fidelizzare” il rapporto con gli agenti facendoli diventare un “club” di esperti ed abituali organizzatori di viaggi in Sicilia. “Bisogna uscire dai luoghi comuni di vendita del nostro territorio – continua Bevacqua -. Taormina ha tutto per fare turismo anche d’inverno ma è un autentico mistero. A Taormina si è già tutti “in letargo”, “tranquilli” e “contenti”: va tutto bene e arrivederci a Pasqua. Ma è normale davvero questa mentalità? La si può accettare per un posto cosi bello?