L’incarico per la redazione della perizia di “idoneità tecnica” del campo di calcio era stato disposto il 12 ottobre dopo che il 10 settembre la Questura aveva disposto la chiusura delle gradinate perché prive del certificato di agibilità tanto che da allora l’ingresso al pubblico è vietato. Era un atto di indirizzo firmato dal vice sindaco Nino Famulari con il quale si assegnavano 1000 euro. Il compito di individuare il professionista da incaricare era stato demandato al responsabile della “Direzione Area Gestione e Pianificazione del Territorio – 13simo servizio urbanistica, condono e abusivismo edilizio” che in quel periodo era il geom. Franco Cisto (ora in pensione) che ne curò anche l’istruttoria. La pratica, peerò, a quanto pare non è stata istruita perché nel frattempo il geometra Cisto da 1 novembre è stato collocato in pensione e da allora l’ufficio è “vacante” perché nell’ufficio tecnico manca una figura professionale con qualifica di categoria C. Solo il 16 novembre il consiglio comunale nell’ultima seduta ha preso atto della “sede vacante” ed è corso ai ripari autorizzando la stipula di una convenzione con il comune di Mandanici per il distacco di una unità di personale categoria C da impiegare per 12 ore settimanali all’ufficio tecnico di Santa Teresa di Riva. Quindi i dirigenti e gli sportivi di Santa Teresa di Riva dovranno accendere un cero e pregare che il nuovo tecnico si insedi il più presto possibile e avvii le pratiche per l’affidamento dell’incarico. Un ritardo colossale (tre mesi per una perizia che doveva essere predisposta già in estate, prima che cominciasse il campionato di calcio!) che spiega l’imbarazzo dell’ufficio tecnico nel fornire notizie sulla agibilità delle gradinate.