I MORTI DI PARIGI: E ADESSO?
Che qualcosa di grave dovesse accadere era ampiamente previsto: non si sapeva solo dove e quando sarebbe successo.
I morti di Parigi ci pongono crudamente dinnanzi ad una realtà terribile: siamo impreparati, deboli e vili come occidente, finora abbiamo cercato di fare credere che una politica di arrendevolezza verso lSIS e, in generale,verso il mondo islamico,ci avrebbe preservato dagli attentati .
L’evidenza è sotto gli occhi di tutti e ci dice che tutto ciò non è servito a nulla se non a farci perdere l’onore, la nostra storia e, se ne abbiamo ancora, il coraggio-
Abbiamo consentito che il crocefisso fosse tolto dalle aule delle scuole, che il Natale non fosse ricordato e celebrato nelle scuole, che nelle mense scolastiche non si mangiasse carne di maiale, per non turbare, così dicevano gli imbecilli di turno,anche di governo, le sensibilità degli islamici, smarrendo,piano piano,la nostra identità facendo finta di credere che tale atteggiamento fosse indice di civiltà e di politicamente corretto e non, invece,di arrendevolezza e di viltà.
Oggi, in Italia, circolano poco meno di 50.000= ( cinquantamila) extracomunitari di cui non sappiamo nulla, né da dove effettivamente provengono, né il loro nome né per quale ragione sono giunti da noi e nessuno se ne cura; tremo al solo pensiero di quanti,potenziali o attuali,terroristi si possano nascondere tra di essi.
Ciascuno di loro fa quello che vuole e come lo vuole senza che la polizia intervenga,li identifichi, conosca la loro storia, verifichi se hanno diritto a rimanere in Italia e a quali condizioni.
E’ giusto dare asilo a chi fugge dalle guerre e dalla povertà non dimenticando però che l’Italia è uno stato sovrano, ha delle regole che vanno rispettate da tutti,compresi gli extracomunitari.
Chi non rispetta le regole va subito espulso, non sulla carta ma realmente mettendolo su un aereo, nave o altro e accompagnandolo al paese di origine.
Chi le rispetta si trovi un lavoro e si mantenga adeguandosi alle nostre regole.
Cosa c’entra quanto ho scritto con i morti di Parigi ?
L’ISIS ha minacciato che dopo Parigi toccherà a Roma, a Londra e ad altre nazioni.
Qualora,malauguratamente, ciò dovesse avvenire ricordiamoci che la colpa principale ricadrebbe su di noi, sui nostri governi,presenti e passati, i quali hanno preferito ignorare la realtà che sta sotto gli occhi di tutti preferendo rifugiarsi in parole vuote che, spesso, nascondono debolezza,paura ed incapacità di comprendere e di intervenire.
E’ giusto dire che in momenti di tale gravità non bisogna polemizzare e che occorre stare uniti:ma se stare uniti significa continuare una politica di debolezza e di paura non so cosa farete voi ma certo non contate su di me.
Gianni MIASI