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lunedì, Dicembre 30, 2024
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Taormina, il piano alienazione degli immobili comunali resta in stand by

TAORMINA – Dibattito serrato e “fumata grigia” in Consiglio comunale sul futuro del patrimonio comunale. E’ stato discusso in aula il regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare e dell’approvazione del piano delle valorizzazioni e dismissioni degli immobili di proprietà dell’ente locale. Il piano, che potrebbe dare “ossigeno” in prospettiva alle asfittiche casse di Palazzo dei Giurati, almeno per il momento rimarrà in stand by.

Al termine di una seduta protrattasi per 3 ore il relativo punto all’odg è stato, infatti, ritirato dall’assessore Mario D’Agostino. La casa municipale ha ipotizzato il recupero pluriennale di fondi, tramite il patrimonio, per un ammontare di circa 7 milioni di euro nel 2016 e altrettanti nell’anno successivo, avviando intanto le procedure sin dall’esercizio 2015 per ottenere intanto 800 mila euro dalle valorizzazioni e alienazioni dei beni.

In vendita dovrebbe finire, in particolare, il Capalc (ex scuola convitto albergo) di contrada S.Antonio. Sull’argomento ha presentato cinque emendamenti in aula il leader dell’opposizione Pinuccio Composto e tra questi che venga introdotto l’obbligo di un parere al regolamento da parte dell’organo revisore e che gli eventuali acquirenti debbano versare al Comune di Taormina gli importi dovuti prima (e non “contestualmente”) della stipula dell’atto di compravendita. “In passato – ha detto il vicesindaco D’Agostino – qualcuno disse che “se noi possiamo riposare oggi sotto un albero è perché anni prima qualcuno ha posato un seme”.

E allora se parliamo adesso del Capalc, come anche di altre strutture, è perché c’è chi li ha realizzati e chi ha fatto la storia. Quella storia ora va rispettata e non la si può buttare via. Non intendo fare nessun atto di forza e ritengo si debba arrivare a delle soluzioni condivise, nell’interesse della città e andando oltre la logica dei numeri. Ho ritenuto opportuno proporre la valorizzazione di alcuni beni e l’alienazione di altri ma non ho problemi a ritirare il punto e riportarlo in discussione in un momento successivo, valutando se sono legittime le osservazioni della minoranza e gli emendamenti di Composto. Al tempo stesso è chiaro non sia pensabile che gli immobili rimangano eternamente abbandonati”.

“Questa delibera – ha detto il consigliere di opposizione Composto – è rimasta nel cassetto per due anni e mezzo. Pensavamo che l’Amministrazione fosse convinta di questo piano e invece poi, alla fine della seduta, ci viene detto che viene ritirato il punto perché il dirigente non è presente in aula, e perchè non c’è stato prima un confronto. E’ una cosa normale? A mio avviso no. L’argomento è stato discusso in maniera inutile e ancora una volta si è perso soltanto del tempo, senza produrre alcun risultato utile alla città. Ci viene persino detto che non c’è stato confronto ma la verità è che in questa Amministrazione non c’è nessuna sostanza. La maggioranza brancola nel buio”.

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