Savoca – Si sta svolgendo nel Convento dei Frati Cappuccini di Savoca, il primo simposio d’arte contemporanea che dà inizio al progetto di valorizzazione “Savoca città degli artisti, Contaminazioni Contemporanee” per l’allestimento e l’adeguamento tecnologico del Calvario e degli spazi esterni di pertinenza per la realizzazione del M.A.C.S. Museo d’arte Contemporanea di Savoca.
Dall’ 11 novembre, per due settimane, sei artisti italiani di rilievo internazionale, provenienti da più aree culturali, artistiche e geografiche, si incontrano a Savoca con l’intento di creare arte, diffondere cultura e scambiare usi, tradizioni, esperienze e conoscenze con i cittadini; complice il territorio, tra i più affascinanti e suggestivi, non a caso uno dei borghi più belli d’Italia.
Il simposio nasce da un finanziamento Po.Fesr 2007/2013, Assessorato dei Beni Culturali dell’identità siciliana – Regione Sicilia, con la voltontà dell’Amministrazione locale, insieme alla direzione artistica dell’Ass. Culturale ArteAlta, di rendere vitale uno dei luoghi simbolo di Savoca: il Convento dei Frati Cappuccini che, con la nuova gestione dell’Ass. San Damiano, si conferma essere polo di accoglienza e di scambi culturali con l’intento di ridare alla struttura l’originale dimensione architettonica e spirituale.
Dal soggiorno dei sei artisti scaturisce la realizzazione di opere che hanno come tema conduttore le “Architetture d’identità”. Gli artisti selezionati sono: Enrico Benetta, Antonia Ciampi, Giulio Valerio Cerbella, Michele Stallo, Ramon Hamidi e Daniele Piscopo. In queste due settimane si alternano, ognuno con la propria arte e la propria esperienza professionale, accogliendo nel loro atelier estemporaneo, i cittadini, gli studenti, gli artisti locali, i media e le istituzioni. Questa esperienza terminerà con una mostra di tutte le opere realizzate che saranno donate dagli artisti al Comune di Savoca per il costituendo Museo di Arte Contemporanea.
Le Contaminazioni Contemporanee sono la chiave del simposio, gli artisti selezionati non a caso sono di diverse estrazioni artistico/culturali : per la scultura dall’Umbria è arrivato Giulio Valerio Cerbella, con la sua esperienza ebanistica, trasformerà un tronco di Pino Antico in una sinuosa Dea, dai colori inconfondibili di lava e fuoco, e dal nome “Mediterranea”. Tratti minuziosi per la pittura Metacubista di Ramon Hamidi, palermitano di origine persiana che nel dipinto si ispira alla sua personale storia, dove le culture si mescolano in un grido di pace e fratellanza. Mentre il fotografo, Michele Stallo dalla Puglia, percorre le strade del borgo per catturare nei suoi scatti la storia attraverso tratti antropologici e architettonici. Poi sarà la volta di Enrico Benetta dal Veneto, nei suoi quadri-sculture il fascino delle lettere dell’alfabeto costrette al silenzio: Le lettere mute, avvolte nella garza come le Mummie; metafore culturali anche per Antonia Ciampi che, con le sue istallazioni, pone l’interesse sulle parole, il tempo, lo spazio, con una ricerca nel territorio affronta i temi contemporanei delle relazioni umane. Una particolare attenzione suscita il giovane artista Daniele Piscopo, da Varese ma con origini beneventane, la cui creatività artistica spazia dalla pittura alla musica operistica. Cercherà di coniugare le due arti nei suoi quadri, con una singolare interpretazione dei personaggi di opere liriche.
Nella giornata di martedì 17 novembre, alle ore 9,30, presso la Chiesa del Convento dei Frati Cappuccini, si terrà la Conferenza Stampa di presentazione con la partecipazione delle Autorità Comunali, dell’Arch. Eleonora Cacopardo e degli Artisti.