ROCCALUMERA – “Vogliamo battere un primato, e ci stiamo riuscendo”. Teresa Brancato responsabile dell’associazione “E Berta Filava” con sede sulla centrale via Umberto Primo, è convinta: entro la prossima estate vuole portare a termine un progetto, realizzare la sciarpa più lunga d’Italia. Al momento trentuno donne (inizialmente erano quaranta) a titolo gratuito, lavorano quotidianamente per battere un guinnes dei primati, ed è quello relativo alla sciarpa più lunga d’Italia, la cui leadership è attualmente detenuta da un paesino della Lombardia, che ha messo su una sciarpa di tre chilometri e 230 metri.
Attualmente nella sede dell’associazione, dove giornalmente si incontrano queste signore, è stata messa su una sciarpa lunga due chilometri e 350 metri, per cui in otto mesi resta ancora da coprire meno di un km. E non è impresa facile, perché le lavoratrici non sempre sono disponibili e spesso manca anche la lana. Per la lana, e questo è un dato significativo, viene utilizzata quella riciclata. Cioè, presso “E Berta Filava” è operativo anche uno smista-usato, dove le persone portano indumenti usati che poi vengono devoluti a favore della gente povera ed emarginata. Ebbene, tutti i maglioni vengono scuciti, la lana conservata in gomitoli e poi utilizzata per la sciarpa. “Le donne che lavorano a questo primato sono tutte casalinghe – ha detto la Branacto – Non appena hanno momenti liberi vengono qui, prendono i ferri, la lana e si mettono ad operare con impegno. Per loro è un divertimento, per noi dell’associazione una scommessa”. Una volta realizzata l’impresa cosa si farà? E’ sempre la responsabile dell’associazione “E Berta Filava” a rispondere: “Copriremo tutto il lungomare di Roccalumera, che è lungo circa tre chilometri e mezzo, e cioè da Furci a Nizza di Sicilia, ed inviteremo tutte le autorità ad assistere a questo suggestivo evento”. Per concludere, chiediamo alla Brancato: Ma quel è lo spirito di questa iniziativa ? E lei di colpo, senza pensarci due volte, ha chiarito che “il nostro è solo un modo per insegnare alla gente che ogni oggetto si può riciclare, si può reinventare. Maglioni scuciti diverranno una sciarpa chilometrica, che servirà anche per fare divertire le famiglie, per una grande festa di paese”. Mancano ancora novecento metri da realizzare in otto mesi, per cui ci sarà molto da lavorare.