SANTA TERESA DI RIVA – Fondo stradale e illuminazione sono le due “croci” del Lungomare di Santa Teresa di Riva. Ci si dovrebbe fare proprio una croce sopra e voltare pagina. Per il rifacimento del manto stradale bisogna aspettare ottobre perché i lavori sono a carico della citta che ha l’appalto per la realizzazione della rete metanifera in città. L’asticella del rifacimento viene portata in avanti di mese in mese, ma prima o poi ci dovrà essere un punto d’arrivo. Basta avere pazienza, auspicando che nel frattempo non succeda niente di grave ad automobilisti, motociclisti e bykers.
Parlando del lungomare non si può non parlare dell’attuale impianto di illuminazione. Bellissimo, coloratissimo, praticamente inutile per la luce sepolcrale che irradiano. Con questa illuminazione non si vede ad un metro sia che si viaggi in auto che a piedi. E di notte quando le insegne dei locali pubblici sono spente la situazione è peggiore. Praticamente un attentato alla pubblica incolumità. Pali e lampioni di uno sgargiante colore aragosta sono stati installati sul finire degli anni ’90 dal’amministrazione guidata da Nino Bartolotta e sostituirono i fanali artistici stile “bella epoque” che punteggiavano la via marina sin dagli anni ’80 (amministrazione Carmelo Jaria). Un rimpiazzo che non tutti apprezzarono. Quei pali e quei fanali “artistici” finirono in un deposito comunale ma del loro destino non se n’è saputo più nulla. C’era stata una proposta di acquisto da parte del comune di Forza D’Agrò, ma poi non se ne fece nulla, anche perché nel frattempo quei pali e quei fanali adornano qualche viale o qualche piscina di qualche villa privata del circondario.
Ma torniamo all’illuminazione attuale. Le lampade sono obsolete e fanno poca luce. Si era parlato di sostituire le plafoniere con quelle a lampade led, c’era anche un progetto che doveva essere a costo zero visto che a finanzialo sarebbe stato il ministero nell’ambito di un programma di risparmio energetico. Non se ne è saputo più nulla. Nel triennale del 2015 ci sono due progetti che riguardano l’illuminazione delle bretelle di collegamento alla strada nazionale (135 mila euro) e un altro “per la riduzione del consumo energetico”, molto generico, che prevede una spesa di 982mila e 500 euro. Niente di più e niente di meno.
Per quanto tempo dovremo sopportare il lungomare al buio? Situazione che fa piacere a chi organizza corse clandestine dopo la mezzanotte. Ricordate come è morto il povero Maurizio Cicala?