Come ogni anno, nei giorni di ferragosto, torna la tradizione di accendere fuochi in spiaggia, soprattutto nel versante jonico messinese, dove tanti giovani e non, aspettano con trepidazione l’arrivo di questa data per ritrovarsi e trascorrere una serata diversa in riva al mare, cantando e mangiando insieme.
Naturalmente non tutti gli organizzatori dei falò rispettano le norme del quieto vivere ripulendo il giorno dopo, in modo impeccabile, la porzione di arenile che hanno sporcato.
Da qualche anno a questa parte le autorità competenti vietano questa tradizione. Questa linea dura contro i falò è scaturita dopo l’incidente grave accaduto nell’estate del 2007 in una località balneare del Messinese.
A causa di alcuni tizzoni lasciati accesi e ricoperti malamente con della sabbia un ragazzino durante una passeggiata sulla spiaggia è inciampato su di essi, dovendo subire come conseguenza circa 15 interventi chiurugici per le lesioni gravissime riportate.
Quest’anno la Capitaneria di Porto, rimanda alle Civiche Amministrazioni l’opportunità di adottare adeguati provvedimenti volti alla disciplina/contenimento del fenomeno, anche attraverso l’individuazione di siti, provvedendo successivamente alla pulizia ed alla rimessa in ripristino dei litorali interessati attraverso la rimozione di tutti i rifiuti e braci abbandonati.
I comuni interessati nella nostra zona sono Santa Teresa di RIva, Furci Siculo, Nizza di Sicilia, S. Alessio Siculo, Forza d’Agrò, Taormina Giardini Naxos e Letojanni.
