SANTA TERESA DI RIVA – Ormai tra il sindaco Cateno De Luca e l’Ato4 rifiuti è lotta continua. Ieri mattina nuovo blitz del sindaco scatenato che ha colto al lavoro solo sette dipendenti “in luogo dei 22 mediamente pagati dalla comunità”. Sette su 22: i conti non tornano, così i puzzolenti cassonetti che punteggiano le strade cittadine vengono svuotati anche nelle ore di punta, creando nocumento al traffico e all’immagine della città, che il sindaco con tanto ardore cerca di tutelare. Intanto ha dato un ultimatum all’Ato4: se entro oggi (lunedì) i cassonetti per la raccolta dei rifiuti non saranno lavati “e profumati con Chanel n.5” denuncerà la situazione alla Procura della Repubblica per “attentato alla salute pubblica”. E’ proprio scatenato il primo cittadino di Santa Teresa di Riva che ha documentato il suo blitz con tante fotografie (una di queste la pubblichiamo a corredo di queste note) dalle quali non si può non notare l’abbigliamento … estivo degli operatori ecologici addetti allo svuotamento dei cassonetti. Una tenuta da lavoro sui generis che non salvaguarda affatto i lavoratori. Per questa situazione all’Ato4 avranno certamente una spiegazione o sono finiti i soldi per comprare le divise estive?
Per quanto riguarda invece l’organico ridotto denunciato dal sindaco in questa come in altre circostanze, invece di gridare allo scandalo, perché non si decurta la minore spesa dal piano d’ambito visto che Santa Teresa per spazzamento e smaltimento paga all’Ato4 ogni anno più di due milioni di euro?
“Meno male che ormai le procedure di gara per l’avvio dell’Aro e la gestione diretta della filiera dei rifiuti sono ormai completate – sottolinea il sindaco – e potremo quindi gestire in house il servizio di raccolta e spazzamento”. Per la cronaca con l’Aro comunale saranno impiegati solo 12 operatori. Intanto che arrivi il via libera, è incontrovertibilmente necessario sollecitare l’Ato4 a fare il proprio dovere secondo i desiderata di chi paga. Magari non usando chanel 5, visto che costa troppo.
