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domenica, Novembre 24, 2024
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Calcio: il placet dei sindaci alla fusione tra Nizza ed Alì Terme

Mario Manoti, il neo-presidente della Val di Nisi, la società calcistica nata dalla fusione tra Mediterranea Nizza ed ASD Alì Terme, ha illustrato questa sera nel corso di una riunione tenutasi presso la Sala Maggiore del Circolo di Cultura di Alì Terme quelle che saranno le linee guida, le aspirazioni e le motivazioni di fondo, in una parola i denominatori comuni, della Val di Nisi. Qualcosa di più di una semplice squadra di calcio, una realtà che dovrà costituire volano di una nuova mentalità di operare nel sociale e di superamento di antiche barriere o stupidi campanilismi. Un occhio particolare sarà rivolto ai più giovani, serbatoi dei campioni di domani; giovani che con l’aiuto dello sport eviteranno di dare una piega sbagliata alle loro esistenze e che al contempo daranno maggiori rassicurazioni ai genitori, anche in termini di risparmi economici evitando loro gravose spese pur di saperli in ambienti sicuri. Il progetto è quello di poter lottare nei quartieri alti della classifica, il sogno nascosto è quello di arrivare nel giro di 4-5 anni, perché no, anche in Promozione. In ogni caso al di là dei risultati sportivi, la Coppa Disciplina sarà sempre un obiettivo gratificante e il distinguersi per la correttezza in campo dovrà essere una sorta di marchio di fabbrica. Il presidente nel suo intervento è stato coadiuvato dai due vice-presidenti Giacomo Parisi e Francesco Basile che hanno puntualizzato come unendo due potenzialità che da sole difficilmente avrebbero potuto brillare si potrà ottenere un risultato che va aldilà della semplice sommatoria finale. E’ come quando in campo medico unendo due farmaci il risultato finale è esponenzialmente più grande della semplice aggregazione degli stessi. In ultimo i due sindaci, Giuseppe Marino e Peppe Di Tommaso, hanno dato a nome delle cittadinanze che rappresentano il via libera alla fusione con grande gioia di entrambi, di Marino, particolarmente attento allo sport sotto la cui amministrazione, da sindaco o da assessore, hanno visto la luce via via il campo da tennis, quello di calcio e infine la palestra coperta e di Di Tommaso che ha tenuto a precisare che nonostante le difficoltà sempre maggiori, per quanto possibile la sua amministrazione sarà vicino alle esigenze economiche del club, plaudendone al contempo la formula dell’azionariato popolare.

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