FURCI SICULO – Da circa venti giorni sul lungomare di Furci, auto e camion procedono a doppio senso di circolazione. Non era mai successo per tanto tempo. Una prova positiva per chi da sempre ha contrariato e si è opposto al doppio senso di marcia sulla strada marina. Potrebbe essere la soluzione da sempre chiesta e sognata dai cittadini che vivono nel centro storico del paese, quotidianamente intasato e aggredito da smog, rumori molesti e ripetuti intasamenti. Un progetto avallato anche dall’ex comandante dei vigili urbani, Diego Mangiò, che per sei mesi ha retto a scavalco il Corpo della polizia municipale. La richiesta fatta tempo addietro al sindaco Sebastiano Foti dal capitano Mangiò era mirata a spostare sul lungomare solo il passaggio, nei due sensi, dei mezzi pesanti. Questo avrebbe impedito da una parte i continui e prolungati ingorghi nel centro storico del paese ma avrebbe pure evitato assordanti rumori e che lo smog assalisse i pedoni ed entrasse nelle case. D’Altronde, che senso ha far transitare i mezzi pesanti sulla Nazionale? Non si possono fermare, perchè provocherebbero ingorghi a non finire, non possono parcheggiare per consentire al pilota di scendere dal mezzo e fare acquisti e soprattutto scaricano tanti gas nocivi che gente respira. Volendo fare un raffronto, diciamo che da venti giorni i mezzi pesanti vanno e vengono dal lungomare, non ci sono stati incidenti, né intasamenti, né rallentamenti, pur in presenza di due filari di auto in sosta, da un lato e dall’altro della carreggiata. Per i cittadini di Furci la prova è stata superata, positivamente. Come avviene da anni a S.Teresa di Riva, Nizza e Roccalumera. Ma non per i commercianti, che continuano a richiedere il senso unico sulla Nazionale ( senso di marcia Messina Catania) e sul lungomare (direzione Catania Messina). Certamente sarà il sindaco a stabilire se deve continuare il doppio senso sul lungomare solo per i mezzi pesanti. Sarà il primo cittadino a decidere, mantenendo fede al bene del paese e non certamente alle pretese poco generose di qualche commerciante.