FURCI SICULO – Riapriranno gli uffici del Giudice di Pace nella riviera jonica? Di questo si è discusso questa mattina al Centro diurno durante una assemblea dei sindaci del comprensorio (Scaletta Zanclea – S.Alessio Siculo- Forza d’Agrò – Roccafiorita) convocata dal presidente dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, Domenico Prestipino. Cancellate le sedi dei Giudici di Pace a Trappitello e S.Teresa di Riva, adesso si stanno riattivando le procedure per la riapertura degli uffici ad Alì Terme, dove esiste uno stabile di proprietà del Ministero della Giustizia, per cui non si dovrà pagare l’affitto. I rappresentanti dei diciassette comuni che ne fanno parte sono tutti d’accordo per pagare una quota annua (ad esempio, per un comune di duemila abitanti è di 6.600 euro), per sostenere le spese, principalmente per lo stipendio ai quattro impiegati. S.Teresa di Riva è l’unico comune che ancora non si è sbilanciato, e se il sindaco Cateno De Luca non dovesse sottoscrivere la convenzione, salterà tutto. Speriamo che ciò non accada. Comunque tutto dipenderà dall’incontro tra Domenico Prestipino e De Luca. C’ è solo da sottolineare che l’istanza deve essere presentata entro il 30 luglio 2015, per cui c’è poco tempo, considerato che la giunta municipale dei diciassette comuni dovrà approvare ancora lo schema di massima. Si resta col fiato sospeso per l’inoltre dell’istanza del Giudice di Pace ad Alì terme, aspettando il provvedimento che adotterà S.Teresa. Alla riunione di Furci hanno preso parte i sindaci Fabio di Cara (Forza d’Agrò), Marco Saetti (Casalvecchio Siculo), Gaetano Argiroffi (Roccalumera), Sebastiano Foti (Furci Siculo), Domenico Prestipino (Pagliara) e Gianfranco Moschella (Scaletta Zanclea) e gli assessori Filippo Ricciardi (Limina), Massimo Stracuzzi (Savoca), Antonella Papa (S.Alessio Siculo), Carmelo Sparacino (Alì Terme), e Alessandro Rasconà (Fiumedinisi). Per il comune di Furci, oltre il sindaco Foti, erano presenti gli assessori Raffaella Anastasi e Alessandro Niosi.