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martedì, Novembre 26, 2024
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Il delicato problema degli extracomunitari che sbarcano in Sicilia: Riflessione dell’avv. Gianni Miasi

Ogni giorno migliaia di extracomunitari sbarcano sulla nostre coste, in prevalenza siciliane, chiedendo asilo politico o, più semplicemente, la possibilità di accedere a migliori condizioni di vita.

Il flusso è inarrestabile: continuando di questo passo alla fine dell’anno 2015 saranno sbarcati in Sicilia circa 200.000 ( avete capito bene duecentomila) migranti.

Gli altri stati europei non intendono ospitarne neanche uno, al massimo mettono a disposizione qualche nave per recuperare i naufraghi e lasciarceli in Sicilia ed al Sud.

Il nostro governo non fa nulla perché non è nelle condizioni di fare alcunchè: è debole, privo di autorevolezza internazionale, non gode di alcun prestigio, come del resto i Governi precedenti.

A ciò si aggiunga che alcuni Presidenti di Regione ( Lombardia, Veneto, Liguria) hanno dichiarato che non accetteranno alcun migrante sul loro territorio giungendo a diffidare Prefetti e Sindaci.

Il governo centrale, che è l’unico ad avere il potere di ripartire i migranti nelle varie regioni, balbetta,anzi non dice nulla,  con la conseguenza che, oramai, ciascuno fa come gli pare tanto lo  Stato sembra dissolto.

Eppure basterebbe poco per invertire la tendenza: basterebbe che da parte del governo vi fosse una assunzione di responsabilità ed il coraggio di iniziative dirompenti ma efficaci.

Tutti vediamo le migliaia di migranti bivaccare ( spiace dirlo ma è così) ai semafori, agli incroci,per la strada, in attesa di una elemosina che, date le numerosissime richieste, si fa sempre di più rara, per non parlare degli sventurati costretti a lavorare in nero per 15 ore al giorno nei campi per 20 euro al giorno, tutto avviene sotto i nostri occhi anche se facciamo finta di non conoscere  il fenomeno.

Fossi il governo e volessi veramente risolvere la questione censirei,per davvero, i migranti senza lavoro, e farei loro una bella proposta: io governo sono disposto a concederti la cittadinanza italiana se tu per cinque anni, a fronte di un piccolo contributo da parte mia, ti dedicassi a delle opere socialmente utili. Se non accetti e non hai il permesso di soggiorno stasera stesa te ne torni da dove sei venuto. Punto.

Penso, in Sicilia, alla grande emergenza idrogeologica, ai tanti morti del passato recente e a come si potrebbe evitare che ciò si ripetesse: quanto utili sarebbero, ad esempio, 10.000  extracomunitarti, che si dedicassero,per 5 anni, a rimboschire zone demaniali, o anche dei privati ,ai quali andrebbe data la certezza che alla fine dei 5 anni, rientrerebbero in possesso del loro terreno.

Se pensate che mantenere 10.000 migranti nei C.A.R.A. ( Centri di Accoglienza Richiedenti Asilo), tipo Mineo,per intenderci, costa ben 150 milioni di euro all’anno, soldi che, come vediamo amaramente dalle cronache di questi giorni, vanno quasi tutti alla mafia ed al malaffare, mentre dando, ad esempio,  500 euro al mese a ciascun migrante che accettasse di fare questi lavori ( o altri socialmente utili) si spenderebbero 60 milioni di euro l’anno con un risparmio di 90 milioni di euro e, in più, con  territori risanati e bonificati.

Tante anime candide sono già pronte a scagliarsi contro e già immagino i loro improperi: come ti permetti, questo è sfruttamento dei migranti, sei un fascista ( o giù di lì.

Quello che so è che quando non si ha coraggio e si ha paura di realizzare qualcosa, le cose restano per come sono e la vincono la codardia e l’ipocrisia. Tutto purchè le cose restino per come sono.

Gianni MIASI

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