SANTA TERESA DI RIVA – Il Comune di Santa Teresa di Riva vince il ricorso per l’attivazione della discarica di Ligorìa. Il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ha espresso parere favorevole di Valutazione Ambientale Strategica alla proposta di Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti della Regione Siciliana “a condizione che nella stesura dell’aggiornamento, già avviata, siano tenute in considerazione condizioni, osservazioni e prescrizioni” descritte in dettaglio. Il decreto interministeriale è stato firmato il 28 maggio e pubblicato sui siti on line dei due ministeri.
Tra le prescrizioni di cui la Regione dovrà tenere conto nell’aggiornamento del Piano (che era stato redatto ed approvato nel 2012), l’autorizzazione all’esercizio della discarica di Ligorìa a Santa Teresa di Riva, secondo le osservazioni prodotte il 9 luglio 2014 dall’amministrazioni comunale di Santa Teresa di Riva.
Il pool di esperti del Comune, guidati dal geologo Salvo Puccio, avevano obiettato che l’esclusione della discarica di Ligorìa era in palese contrasto con le direttive nazionali e regionali sull’autosufficienza d’ambito e di bacino per il ciclo integrato dei rifiuti. Il ministero ha dato ragione al comune che con l’attivazione della discarica nell’ambito del piano Aro già approvato risparmierà, nei sette anni previsti, 400 mila euro di solo trasporto per lo smaltimento dei rifiuti.
La discarica diventerà anche una fonte di reddito. Infatti il comune di Santa Teresa di Riva ha stipulato una convenzione con i comuni di Sant’Alessio, Forza D’Agrò, Antillo, Limina, Roccafiorita, Casalvecchio, Savoca, Furci, Mandanici e Pagliara ai quali rende disponibile l’impianto di trattamento dei rifiuti non pericolosi (biostabilizzazione e compostaggio dei rifiuti con vasca per il deposito definitivo del rifiuto biostabilizzato e deposito temporaneo del compost di qualità prodotto), in piena sintonia con l’attuale legislazione e con le moderne politiche ambientali che attiorbuiscono alla discarica un ruolo profondamete diverso da quello del passato, con un efficiente recupero delle risorse contenute nei rifiuti stessi.
Attualmente la vasca di Ligorìa può ospitare 5mila metricubi di rifiuti, che con la riprofilatura possono diventare 15mila e con l’ampliamento 70mila. Si vorrebbe realizzare un impianto di biostabilizzazione comprensoriale. Per il 2015 il comune di S.Teresa ha speso per l’igiene ambientale con l’Ato4 2 milioni e 200mila euro, mentre con l’Aro comunale i costi dovrebbero dimezzarsi. Infatti è in rampa di lancio l’appalto per la gestione diretta dei rifiuti su una spesa di 7milionie 700 mila euro da spalmare in 7 anni. La gara è stata espletata, ora si aspetta che l’Urega dichiari l’impresa vincitrice.