SANTA TERESA DI RIVA – Gli studenti del liceo classico di Santa Teresa di Riva escono dal chiuso della loro scuola e si faranno carico di valorizzare e promuovere le opere di cultura classica del territorio, cominciando dal monumento per antonomasia della Valle d’Agrò, l’Abbazia dei SS. Pietro e Paolo d’Agrò, per il quale tanto si parla e poco si fa. La scelta di allocarvi la due giorni della prima edizione del “Simposio di Primavera” non è casuale: fino al termine del Settecento il tempio ed il suo monastero furono centro di potere religioso, giudiziario e politico ma furono anche sede di una ricca biblioteca che comprendeva testi per la ricerca e per gli studi scientifici, artistici e umanistici. Dopo il 1794 il monastero fu definitivamente abbandonato ed i suoi preziosi libri in parte dispersi e in parte trasferiti a Messina con i monaci basiliani.
Ora, grazie all’iniziativa del Dipartimento di Lettere del liceo classico dell’Istituto “Caminiti – Trimarchi” di Santa Teresa di Riva, si riannodano i fili con la culla della cultura classica. Il simposio “La donna greca tra mito e scienza” è il tema scelto in cui si vuole fare un omaggio alla donna, di ieri Ipazia grande scienziata, e del mito, Clitennestra per la gelosia ed il sentimento materno, passando per la donna di oggi che ancora subisce le violenze di genere ed il femminicidio.
Venerdì 5 giugno (ore 16) si comincia nell’Abbazia con una lectio magistralis della professoressa Paola Radici Colace, ordinario di filologia classica all’Università di Messina che racconterà di una scienziata del IV secolo d.C. “Ipazia di Alessandria” che pagò con la vita il suo amore per la cultura e per la libertà di pensiero. “Era un’epoca, quella, in cui la religione cristiana in espansione non accettava che la donna potesse avere ruoli importanti nella società, men che meno una posizione libera, capace di aprire le menti e di non inchinarsi a nessun dogma” ha sottolineato la preside Carmela Maria Lipari nel corso della presentazione alla stampa del progetto di cui è responsabile la prof. Maria Rosaria Briguglio.
Sabato (ore 17,30) in piazza Ten. Elia Crisafulli di Casalvecchio i 40 studenti del Laboratorio Teatrale e dell’Orchestra del Liceo rappresenteranno la tragedia “Clitennestra: ritorno in Aulide”.
Libera scrittura del prof. Sergio Foscarini che ha contaminato due opere classiche, Una di Euripide e l’altra di Eschilo con un’opera moderna “Lo stupro” di Franca Rame. Referenti le prof. Maria Raffaella Villari e Pasqualina Santoro. Il Dipartimento di Lettere è presieduto dalla prof. Maria Belardi e formato dalle prof. Sabrina Fara, Giusy Pitini, Maria Raffaella Villari, Pasqualina Santoro e Maria Rosaria Briguglio. La cultura classica si propone ancora una volta sul territorio, per promuoverlo e farsi conoscere.